Il gruppo Tenaris ha pubblicato ieri notte un comunicato stampa riguardante due importanti contenziosi. Il primo è l'avviso di accertamento ricevuto dalla controllata Dalmine dal Tribunale tributario di Milano per presunta evasione fiscale. Il secondo è il procedimento arbitrale legato all'esproprio da parte del Venezuela di Materiales Siderúrgicos Sa (Matesi).
Il 27 gennaio scorso il Tribunale di primo grado di Milano ha respinto il ricorso presentato da Dalmine contro l'accertamento fiscale effettuato dalle autorità italiane nel dicembre 2013 e relativo alle imposte che la società controllata dal gruppo Tenaris avrebbe omesso nei pagamenti dei dividendi effettuati nel 2008, l'ultimo del genere compiuto da Dalmine.
La sentenza di primo grado ha stabilito che Dalmine deve pagare 220 milioni di euro, comprensivi di capitale, interesse e sanzioni. Tenaris continua a credere di aver applicato correttamente le disposizioni di legge in materia e, di conseguenza, Dalmine intende appellarsi alla sentenza appena emessa, oltre a chiedere la sospensione dei suoi effetti.
Quanto al Venezuela, Tenaris e la controllata Talta avevano avviato una procedura arbitrale il 24 agosto 2011, per opporsi all'esproprio da parte del governo venezuelano dell'altra società controllata, la Matesi.
Il 29 gennaio scorso, dopo quattro anni e mezzo, il Centro internazionale per la risoluzione delle controversie relative agli investimenti (ICSID) si è espresso in materia, stabilendo che Tenaris ha diritto ad un risarcimento per 87,3 milioni di dollari, e ha condannato il Venezuela a pagare un importo aggiuntivo di 85 milioni di dollari di interessi per un totale di 172,8 milioni di dollari di risarcimento.