Tata Steel perde 139 milioni di dollari negli ultimi tre mesi del 2012

giovedì, 14 febbraio 2013 12:47:24 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Il gruppo siderurgico indiano Tata Steel ha comunicato che nel terzo trimestre fiscale 2012-13 (ottobre-dicembre) si è registrata una perdita netta di 139 milioni di dollari, con un incremento rispetto ai 110 i milioni di dollari ‘bruciati' dodici mesi prima.

Nei primi nove mesi dell'anno fiscale 2012-13 la perdita netta ammonta invece a 96 milioni di dollari contro un utile netto di 901 milioni dello stesso periodo dell'anno fiscale 2011-12. Nel periodo in esame il fatturato è aumentato dell'1,2% su base annua fino a 18,2 miliardi di dollari e l'EBITDA è ammontato a 1,5 miliardi di dollari. Il gruppo ha consegnato 17,6 milioni di tonnellate dei suoi prodotti, cioè poco meno rispetto ai 18 milioni di tonnellate di aprile-dicembre 2011.

Per quanto riguarda le sole attività europee (Tata Steel Europe), nei primi nove mesi dell'anno fiscale il fatturato si è attestato a 10,7 miliardi di dollari e l'EBITDA a 28 milioni di dollari. Si registrano cali tendenziali del 5,4% e del 90,5%. Il terzo trimestre fiscale (ottobre-dicembre) si è invece chiuso con un EBITDA negativo per 78 milioni di dollari: il risultato fu negativo anche nello stesso periodo del precedente anno fiscale (-142 milioni di dolalri) e nel secondo trimestre dell'anno fiscale in corso (-7 milioni di dollari). In ottobre-dicembre le spedizioni di Tata Steel Europe si sono ridotte a 3,02 milioni di tonnellate, evidenziando un calo del 9,8% in termini tendenziali e dell'11,7% in termini congiunturali.

Questo il commento del managing director di Tata Steel, HM Nerurkar: "Le attività indiane hanno registrato buone performance nonostante la debolezza della domanda sul mercato domestico. Le iniziative del governo come la riduzione dei tassi di interesse dovrebbero stimolare una crescita della domanda. Nel trimestre in esame abbiamo continuato con il ramp-up della produzione a Jamshedpur ed abbiamo proseguito nello sviluppo del progetto Kalinganagar".

Karl-Ulrich Köhler, managing director e CEO di Tata Steel Europe, invece, sottolinea che "il calo della domanda è stato un problema-chiave per i produttori europei nel 2012. Questo dato si riscontra nel calo delle spedizioni nell'ultimo trimestre dell'anno. Con la riaccensione dell'altoforno n°4 a Port Talbot, avvenuta nel corso della settimana, possiamo tornare a produrre con la massima flessibilità operativa".