Allo Steel Summit 2023 di Atlanta, i relatori Josh Spores, Timna Tanners e John Anton hanno previsto che i prezzi dei laminati piani sul mercato statunitense rimarranno per lo più stabili per il resto del 2023.
Tuttavia, ciò non significa che gli operatori non debbano tenere d’occhio determinati indicatori di mercato.
«Questo potrebbe essere un anno da dimenticare» ha affermato Spores, principale analista dell’acciaio presso la CRU. «Ad oggi, le spedizioni dalle acciaierie sono diminuite del 4%; tuttavia, i centri servizi sono ben riforniti. In questo momento abbiamo una leggera eccedenza nella fornitura di lamiere, ma anche con le interruzioni in arrivo non ci saranno problemi di tempi di consegna per gli ordini già effettuati.»
Ma mentre Spores fa notare che al momento la domanda industriale è debole, il team di economisti della CRU prevede un rapido rimbalzo nel 2025. «Nel 2025 dovremmo avere prezzi forti», ha aggiunto Spores.
Tanners, Managing Director di Wolfe Research, ha dichiarato che è molto probabile che si verifichi il potenziale sciopero dell’UAW, che a suo avviso rappresenta il rischio maggiore per i prezzi dell’acciaio nel breve termine; ha aggiunto inoltre che lo sciopero potrebbe immettere sul mercato un’eccedenza di circa 90.000 tonnellate di lamiere al mese per tutta la durata dello sciopero.
«Le possibilità sono tre,» ha affermato Tanners. «Troviamo un accordo, lo sciopero sarà breve, o lo sciopero sarà lungo. [Il sindacato] sta cercando di ottenere il miglior contratto possibile. Più lungo sarà lo sciopero, maggiore è la possibilità che qualche acciaieria sospenda la produzione, il che potrebbe portare a una disponibilità ridotta nel primo semestre del prossimo anno, finché non si verificherà una ripresa».
Anton, direttore della S&P Global Market Intelligence, ha dichiarato: «la lamiera resiste, il che è positivo. Sta rispettando il piano dei prezzi, e la domanda resta debole senza pressioni al rialzo nel breve termine, ma le acciaierie mantengono la disciplina, perciò è improbabile che i prezzi scendano ulteriormente.»
Anton è convinto che il tetto massimo sia intorno agli 838-860$/t, anche se «le acciaierie guadagnerebbero comunque intorno ai 794 $/t». Tanners pensa che la lamiera tenderà a 827-882 $/t, come per gli HRC.
«La domanda non è eccezionale e la capacità è a pieno regime» ha continuato Anton. «La costruzione e la manifattura non sono elevate in altre parti del mondo. La domanda non rialza i prezzi, e questo porta a una delle previsioni più piatte che abbia mai elaborato.»
Tanners pensa che il mercato stia entrando in una “sheet storm” che impedirà a sua volta l’aumento dei prezzi.
«Credo ancora che la disponibilità di lamiera sia eccessiva per gli anni a venire», ha affermato. «La capacità di produzione di nuove lamiere è ancora elevata, e la domanda [precedente] l’ha accelerata. I magazzini sono passati dal boom al fallimento. Anni fa alcuni dei principali driver della domanda di lamiere erano i magazzini, perché Amazon e altri le acquistavano a qualsiasi prezzo, il che aumentava il prezzo dell’acciaio. Adesso l’attività dei magazzini sta iniziando a diminuire, e le spese per l’edilizia non residenziale sono in netto calo».
Occorre inoltre considerare l’aumento dei tassi di interesse. «Ignorate la Fed a vostro rischio e pericolo», ha concluso. «tassi d’interesse più alti attirano l’attenzione».