È stato inaugurato sabato 10 giugno il nuovo stabilimento di Presider (Feralpi Group) a Nave (BS): oltre 7 milioni di euro di investimenti e circa due anni di lavori, completo revamping del sito produttivo – per una superficie totale di circa 26.000 metri quadrati, di cui 14.000 coperti – e nuovi macchinari installati per la sagomatura e assemblaggio delle strutture in acciaio.
Il nuovo assetto consentirà una produzione di oltre 35.000 tonnellate all’anno, con l’obiettivo in seguito di raddoppiarle, anche grazie al PNRR. Si tratta della quarta sede di Presider, già presente a Borgaro Torinese (TO), Pomezia (Roma) e Saint-Soupplets (Parigi).
Intervenuti all’inaugurazione il Sindaco di Nave, Matteo Franzoni, che ha ricordato la grande tradizione siderurgica navese, da paese agricolo a “paese del tondino”, e ha sottolineato la disponibilità, da parte dell’amministrazione comunale, al dialogo con l’impresa, e Roberto Zini, Vicepresidente Relazioni Industriali e Welfare di Confindustria Brescia, che ha rimarcato come lo scopo dell’azienda è creare valore, mettendo al centro il bello e il territorio. «Qui a Nave volevamo dare continuità alla tradizione manifatturiera in uno stabilimento che ha sempre vissuto d’acciaio» ha inoltre commentato Giuseppe Pasini, presidente di Feralpi Group, «ma interpretando il patrimonio di conoscenze in chiave futura, mettendo innovazione, sicurezza, automazione ed efficienza in testa».
Una fabbrica che metta al primo posto le persone e che collabori con l’intera filiera per una produzione più sostenibile, con la consapevolezza della necessità di un cambiamento innanzitutto mentale e culturale. Questi i punti chiave emersi, in seguito, nella tavola rotonda moderata da Erminio Bissolotti, giornalista del “Giornale di Brescia”, con Maurizio Fusato (AD di Presider), Tiziano Pavoni (Presidente ANCE Lombardia), Giovanni Bozzo (Direttore Associazione Infrastrutture Sostenibili), Nicola Casale (Environment Program Management, ESG Ambassador, Mobility Manager Autostrade per l’Italia Spa) e Simone Rupoli (CEO Schnell).
«Presider rappresenta un anello strategico all’interno della filiera delle costruzioni» ha commentato Maurizio Fusato, amministratore delegato della società. «Soprattutto in questi anni in cui in Italia, così come in Europa, le opere infrastrutturali sono chiamate ad evolvere in chiave di durabilità, qualità, sicurezza e, ovviamente, sostenibilità».
In direzione di questo necessario salto di qualità, è stato infatti completato il percorso di quantificazione delle emissioni (dirette e indirette) dei prodotti Presider, tramite la Carbon Footprint, con l’obiettivo di condurre nuove azioni mirate all’ulteriore riduzione dell’impatto. Tra gli investimenti, anche un parco fotovoltaico, che si estende su oltre 6.000 metri quadrati e capace di generare più di 1.200 MWh di energia elettrica rinnovabile, una quantità superiore alle necessità stesse dello stabilimento. L’energia residua verrà ceduta a Feralpi che include un utilizzo crescente di energie verdi autoprodotte all’interno della propria strategia di decarbonizzazione.