Presidente di YISAD: il protezionismo preoccupa l'industria turca degli acciai piani

mercoledì, 04 aprile 2018 15:40:11 (GMT+3)   |   Istanbul
       

La sesta edizione di YISAD Flat Steel Conference & SteelOrbis Market Talks, in corso oggi 4 aprile ad Istanbul, ha riunito quasi 250 partecipanti provenienti dal settore degli acciai piani. Nel suo discorso di benvenuto, Gökhan Demiruz, presidente della associazione turca degli importatori e produttori di acciai piani (YISAD), ha dichiarato che gli obiettivi dell'evento sono quelli di analizzare le attuali condizioni di mercato, discutere di opportunità e minacce e di informare i partecipanti in termini di sviluppi del mercato e prezzi. Demiruz ha sottolineato che le misure protezionistiche messe in campo di recente da più paesi del mondo costituiscono la principale preoccupazione dell'industria turca degli acciai piani e ha dichiarato che la Turchia dovrebbe adottare le misure necessarie per contenere il più possibile i danni derivanti da questa ondata protezionistica. 

Il presidente di YISAD ha affermato che nel 2017 il consumo di acciai piani in Turchia ha superato i 17 milioni di tonnellate e dovrebbe raggiungere i 30 milioni di tonnellate entro il 2030, in linea con la crescita economica del paese. Il settore mondiale degli acciai piani ha un volume di commercio estero pari a 220 milioni di tonnellate. Nel 2017 il volume delle esportazioni di acciai piani dalla Turchia è aumentato del 40% annuo a 4,17 milioni di tonnellate, mentre le importazioni di acciai piani nel paese sono aumentate del 2% a 8,4 milioni di tonnellatea. Demiruz ha dichiarato che nel 2017 la Turchia ha occupato l'ottavo posto nella produzione di acciaio grezzo, il quattordicesimo nelle esportazioni di acciai piani e il nono nelle importazioni di acciai piani.

Demiruz ha precisato che nel 2017 il 30% del consumo di acciai piani in Turchia è stato rappresentato dal settore dei tubi saldati e delle travi, il 25% dal settore manifatturiero, il 15% da quello delle costruzioni, il 10% dall'automotive, il 7% dai produttori di elettrodomestici, mentre il 3% è stato costituito dal settore delle costruzioni navali.


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