Il 15 novembre Assofermet ha diffuso un comunicato stampa sugli esiti di Outlook Mercati 2024, l’evento annuale di FT Mercati patrocinato da Assofermet sulle previsioni economiche dell’anno successivo nell’ambito dei mercati nazionali e internazionali di metalli, acciai, rottami, ecc.
La previsione principale per la crescita economica del prossimo anno è quella di un ritorno ai ritmi pre-pandemia, con crescite trimestrali dello 0,5% circa e un calo dell’inflazione di circa il 3%. Ci si aspetta anche uno stallo dei prezzi dei rottami metallici. Come ha affermato Cinzia Vezzosi, vicepresidente di Assofermet, «le principali sfide e tendenze che hanno riguardato l’economia internazionale nel 2023 continueranno a influenzare il mercato dei rottami anche nel 2024: decarbonizzazione, costi dell’energia e aumento dei tassi di interesse».
Sulla prima incombono da un lato, le tempistiche stringenti previste dall’Unione Europea, e dall’altro il possibile raggiungimento a fine anno dell’accordo tra Unione Europea e Stati Uniti che limiterebbe ulteriormente le importazioni di acciaio e alluminio, facendone schizzare i prezzi.
In secondo luogo, l’aumento dei costi dell’energia è ormai insito nelle tendenze di mercato, in quanto è assorbito nei prezzi delle materie prime.
Per quanto riguarda invece l’andamento del commercio globale del 2024, Emilio Rossi, Senior Partner di Oxford Economics, ha affermato che la previsione è anche in questo caso simile ai livelli pre-pandemia: crescite trimestrali dello 0,3% e aumento globale annuo intorno al 3%. Potrebbero anche tornare le questioni che avevano segnato proprio il periodo prepandemico, ovvero il calo demografico, l’aumento del debito pubblico e la scarsa crescita produttiva, alle quali si aggiungono però la decarbonizzazione e l’inflazione, che secondo le previsioni sarà più alta rispetto ai livelli degli ultimi dieci anni fino al 2030.