Secondo i media locali cinesi e un report della CISA basato sull’annuncio ufficiale di Jianlong Group, uno degli investitori di Eastern Steel in Malesia, il 9 ottobre è stato ufficialmente avviato un secondo altoforno nell’impianto, con la produzione del primo lotto di ferro fuso. Il nuovo AF misura 1.380 metri cubi ed è in grado di produrre 1,7 milioni di tonnellate all’anno.
La sua costruzione era iniziata a marzo 2020, e quest’estate sono stati avviati l’impianto di sinterizzazione e le strutture per il coke. L’AF è in produzione di prova da due mesi.
Secondo le informazioni ufficiali, fino ad oggi Eastern Steel ha avuto un solo AF, con una capacità produttiva di 700.000 tonnellate all’anno. L’azienda produce sia bramme che billette, ma si concentra soprattutto sulle prime, commercializzate nel mercato export. Con il nuovo AF l’azienda punta ad aumentare la propria capacità siderurgica da 700.000 tonnellate a 2,7 milioni, come affermato dagli investitori all’inizio della seconda fase del progetto, ora conclusa.
La terza fase, in programma per il prossimo anno, prevede l’installazione della linea di produzione di nastri a caldo, con una capacità di circa 2 milioni di tonnellate all’anno. Secondo fonti di mercato, la prima produzione commerciale di HRC arriverà nella seconda metà del 2024.
L’avvio della nuova produzione di bramme presso la Eastern Steel era atteso dagli operatori di mercato, poiché avrebbe portato a un aumento dell’offerta del prodotto sul mercato internazionale. Tuttavia, secondo alcuni importanti acquirenti in Turchia ed Europa, il produttore non ha ancora avviato alcuna trattativa. Secondo le informazioni di SteelOrbis, nel mercato del Sudest Asiatico le offerte per le bramme di Eastern Steel si attestano intorno ai 513-518 $/t FOB. Fonti di mercato ritengono che, nel prossimo futuro, il fornitore cercherà di concentrarsi sui mercati vicini.
Secondo l’opinione di alcuni, le prime vendite dopo l’inaugurazione del nuovo AF saranno soprattutto di ghisa.