Previsto sciopero di 4 ore in Italia per i lavoratori del settore metalmeccanico, compresi quelli dell’industria siderurgica, il 7 luglio al Centro-Nord e il 10 luglio al Centro-Sud. Indetto dalle sigle Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm, vuole porre l’attenzione sull’incertezza del futuro e la mancanza di investimenti pubblici che contrastino la crisi generata dalla cattiva gestione della transizione ecologica.
Secondo diverse fonti locali, infatti, l’elettrodomestico, il siderurgico e l’automotive sono in sofferenza, con un totale di circa 90 mila posti di lavoro a rischio. Tra i fattori di crisi, i sindacati individuano il caro energia, la mancanza di materie prime e il dumping incontrollato delle importazioni. Secondo i media locali si parla di «condizione drammatica per l’ex Ilva (Acciaierie d’Italia), l’ex Lucchini di Piombino (Jsw Steel Italy) e l’ex Alcoa di Portovesme (SiderAlloys)».
Lo sciopero vuol essere un avvertimento per il governo, a cui si chiede di adottare misure che spingano gli investitori – al momento concentrati su altri paesi – a interessarsi anche alle industrie del nostro territorio.