Italia: produzione industriale in ripresa tra aprile e maggio

venerdì, 10 luglio 2020 15:01:26 (GMT+3)   |   Brescia
       

Dopo la forte flessione registrata ad aprile, mese caratterizzato dalle chiusure in molti settori produttivi per via delle misure restrittive anti-COVID, a maggio vi è stata una significativa ripresa delle attività. La produzione industriale, secondo le stime dell'Istat, è cresciuta del 42,1% su base mensile. Corretto per gli effetti di calendario, a maggio 2020 l'indice complessivo è tuttavia calato su base annua del 20,3% (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 22 di maggio 2019).

Nella media del periodo marzo-maggio, il livello della produzione è sceso del 29,9% rispetto ai tre mesi precedenti. Il livello della produzione, peraltro, risente ancora della situazione generata dall'emergenza sanitaria: l'indice generale, al netto della stagionalità, presenta una flessione del 20% rispetto al mese di gennaio, ultimo periodo prima dell'inizio dell'epidemia.

L'indice destagionalizzato mensile, sottolinea la nota dell'Istat, mostra aumenti congiunturali diffusi in tutti i comparti: aumentano in misura marcata i beni strumentali (+65,8%), i beni intermedi (+48%), i beni di consumo (+30,8%) e, con una dinamica meno accentuata cresce l'energia (+3,4%). Forti flessioni tendenziali caratterizzano tutti i principali comparti; il calo è meno pronunciato solo per l'energia (-7,2%), mentre risulta più rilevante per i beni strumentali (-22,8%), i beni intermedi (-22,4%) e quelli di consumo (-18,7%). Tutti i principali settori di attività economica registrano diminuzioni tendenziali. Le più accentuate sono quelle della fabbricazione di mezzi di trasporto (-37,3%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-34,1%), della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (-24,8%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-23%), della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo esclusi macchine e impianti (-21,3%), della fabbricazione di macchinari e attrezzature (-21,1%); i cali minori, invece, si osservano nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-4,2%) e nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-5,2%).