Il Ministero dei Trasporti ha comunicato che in Italia nel mese di settembre sono state immatricolate 142.532 autovetture, dato in crescita del 9,5% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Tuttavia, il bilancio da gennaio a settembre resta fortemente negativo: 966.017 unità contro le 1.468.237 unità immatricolate nei primi nove mesi del 2019 (-34,2%).
La buona performance delle vendite a settembre è dovuta in buona parte agli incentivi riservati alle autovetture a trazione tradizionale – diesel o benzina – con emissioni di CO2 fino a 110 grammi per chilometro. Una misura che si affianca ai sostegni riservati alle auto full electric o ibride, con una dotazione iniziale pari a 100 milioni, andata però esaurita nell'arco di sole due settimane.
«I dati sulle immatricolazioni del mese di settembre, finalmente positivi, equivalgono a una cartina di tornasole che conferma l’efficacia della politica degli incentivi come strumento necessario per superare una crisi di mercato straordinaria». È il commento di Michele Crisci, presidente dell'Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere.
Daniel Bettelli