Prosegue anche a febbraio il trend in flessione, iniziato a novembre, dell'immatricolazione di veicoli commerciali in Italia.
Secondo le stime del Centro Studi e Statistiche Unrae (associazione delle case automobilistiche estere), a febbraio i veicoli commerciali immatricolati sono stati 14.517, registrando una perdita del 4,9% rispetto a febbraio 2019. Le immatricolazioni dei primi due mesi del 2020 sono ammontate a 27.759 unità, registando un calo del 3,6% su base annua.
Michele Crisci, presidente dell'Unrae, ha affermato che «il mercato dei veicoli commerciali era già in calo per la stagnazione dell'economia italiana, ma su questo si innesta il dramma sanitario del coronavirus. [...] Le severe restrizioni, necessarie e correttissime, alla mobilità dei cittadini, la chiusura quasi totale delle attività al dettaglio e la ridotta capacità di produzione del nostro settore manifatturiero» secondo Crisci «azzereranno le compravendite per un periodo di durata al momento indefinita. La successiva ripresa e il risultato finale dell'anno dipenderanno dalla durata e severità della pandemia e dei provvedimenti emergenziali, come dall'entità, tempistica e articolazione delle misure a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese da parte delle Istituzioni pubbliche».
L'Unrae ha sollecitato specifiche misure a sostegno del settore, come ad esempio incentivi alla rottamazione dei veicoli più vecchi per sostituirli con nuovi, oppure l'aumento dello stanziamento per bonus all'acquisto di veicoli a ridotte emissioni.