All’inizio del 2024, il mercato globale dei lunghi non è riuscito a registrare un miglioramento significativo nel suo equilibrio tra domanda e offerta, soprattutto perché le aspettative positive dopo le vacanze del Capodanno cinese non si sono concretizzate, secondo l’ultimo report pubblicato da IREPAS, associazione internazionale dei produttori ed esportatori di prodotti siderurgici lunghi. I fornitori asiatici potrebbero quindi diventare aggressivi nei loro prezzi e rivolgersi nuovamente a mercati lontani, mentre non si prevede che la domanda di lunghi aumenti in modo significativo nelle principali regioni consumatrici. Tuttavia, una certa stagionalità potrebbe sostenere i consumi, anche se le fonti di mercato nutrono principalmente speranze positive per la seconda metà dell’anno. La concorrenza dovrebbe restare prevalentemente locale o regionalizzata, soprattutto vista la situazione nel Mar Rosso.
Molti temono che le esportazioni dalla Cina possano aumentare nuovamente poiché due importanti promotori nel travagliato settore immobiliare cinese si trovano ad affrontare profondi problemi finanziari. Il mercato è preoccupato per le voci sull’annullamento di alcuni progetti infrastrutturali che, insieme al calo delle materie prime, potrebbero spingere i fornitori cinesi ad aumentare le loro esportazioni.
Nell’UE, il consumo interno di lunghi è rimasto basso, soprattutto perché l’edilizia residenziale è diminuita nella parte settentrionale della regione. I fornitori asiatici e mediorientali hanno complessivamente aumentato la loro presenza nel mercato europeo, mentre attualmente la maggior parte del materiale di origini lontane non può competere con i prezzi interni dell’UE o con le offerte provenienti dalla Turchia e dal Nord Africa. La debole economia dell’UE ha ridotto il flusso di rottame, mentre anche l’offerta di lunghi nella regione è limitata, in linea con una domanda insufficiente.
Negli Stati Uniti, i prezzi del tondo sono per ora stabili, ma sono sotto la pressione dei costi di produzione più bassi, mentre le importazioni sono sempre meno competitive. Il precedente ottimismo riguardo a un possibile taglio dei tassi d’interesse è svanito, mentre l’edilizia in generale non ha ripreso slancio e si attendono miglioramenti in estate.
La Turchia continua a faticare a vendere prodotti lunghi verso molte destinazioni, e solo poche di esse rimangono acquirenti solidi di tondo turco, come Israele, Yemen e alcuni paesi europei. La concorrenza con l’Asia, il Nord Africa e il Consiglio di cooperazione del Golfo ha limitato il commercio per il materiale proveniente dalla Turchia, ma recentemente la situazione nel Mar Rosso ha creato un certo vantaggio per gli stabilimenti turchi.