Secondo quanto comunicato dalla Joint Plant Commission (JPC), organo del Ministero indiano dell'Acciaio, nel mese di aprile la produzione indiana di acciaio grezzo è crollata del 70% su base annua, fermandosi a soli 2,8 milioni di tonnellate.
Va sottolineato che il Paese è rimasto fermo per l'intero mese di aprile a causa della pandemia di coronavirus. Sebbene le aziende siderurgiche siano state inserite nella categoria dei "servizi essenziali", diverse acciaierie hanno ridotto drasticamente i livelli di utilizzo degli impianti.
JPC ha affermato che nel mese in questione la domanda si è contratta del 91% rispetto ad aprile 2019. Nel suo rapporto l'ente ha attribuito il calo della domanda principalmente alla minor richiesta di acciaio in settori quali l'automotive e quello immobiliare, che insieme rappresentano l'80% della domanda nazionale. È improbabile che nel breve termine la domanda di questi settori aumenti, poiché c'è carenza di manodopera e si registrano interruzioni nella catena di fornitura.