IFO, INSEE e Istat: prospettive economiche negative per l'eurozona

lunedì, 10 ottobre 2011 18:05:56 (GMT+3)   |  
       

Recentemente l'Istituto di studi e previsione economica tedesco IFO, l'Istituto francese INSEE e l'Istituto nazionale di statistica italiano Istat hanno elaborato alcune previsioni relative ai prossimi tre trimestri e riguardanti la produzione industriale, il PIL, i consumi delle famiglie, gli investimenti fissi lordi e il tasso di inflazione all'interno della zona dell'euro.

In base a quanto pubblicato dai tre Istituti europei, nei prossimi trimestri la domanda internazionale dovrebbe risentire negativamente sia delle politiche fiscali e monetarie restrittive adottate in molti mercati emergenti, sia della frenata dell'economia statunitense. A luglio la produzione industriale dell'eurozona ha registrato un rimbalzo. Per il terzo trimestre del 2011 ci si attende una crescita dell'output pari allo 0,4%. Nei tre mesi successivi si dovrebbe assistere ad una sostanziale stagnazione della produzione dovuta al peggioramento del clima di fiducia e delle attese sui nuovi ordinativi industriali.

In linea con il rallentamento della produzione industriale, la crescita del PIL dovrebbe stabilizzarsi a livelli contenuti nel terzo trimestre dell'anno, per poi evidenziare una tendenza stagnante nel quarto trimestre del 2011 e nel primo trimestre del 2012. Il risultato riflette sia la crescita moderata del commercio mondiale, sia la debolezza della domanda interna.
La dinamica degli investimenti in attrezzature e macchinari e quella degli investimenti in costruzioni dovrebbe risentire dell'aumento dell'incertezza economica. Per questo, si prevede che gli operatori rimandino gli investimenti pianificati precedentemente. Inoltre, un irrigidimento nell'offerta di credito potrebbe gravare ulteriormente sulla ripresa degli investimenti privati. In generale, dopo un forte rimbalzo nel primo trimestre e una correzione nel secondo trimestre, nel settore delle costruzioni gli investimenti totali dovrebbero crescere moderatamente nei prossimi tre trimestri.

Per quanto riguarda l'inflazione, nel mese di settembre i prezzi al consumo sono cresciuti del 3% tendenziale, in aumento rispetto al 2,5% di agosto. Ciononostante, il dato riflette l'accelerazione nei prezzi dei prodotti industriali non energetici soggetti a fattori stagionali.
Assumendo che il prezzo del Brent si stabilizzi a 110 dollari al barile e che il tasso di cambio dollaro/euro fluttui attorno a 1,37, si prevede che l'inflazione rallenterà alla fine di quest'anno e che decelererà più rapidamente nel primo trimestre del 2012. L'inflazione core dovrebbe rimanere moderata, fluttuando tra l'1,3% e l'1,5% nei prossimi due trimestri.

Previsioni 2011/12, variazioni percentuali, dati destagionalizzati e corretti per diverso numero di giornate lavorative

variaz. trim.

variaz. annua

Previsioni III trim. 2011

Previsioni IV trim. 2011

Previsioni I trim. 2012

Media 2011

IPI

0,4

3,4

-0,1

1,5

0,1

0,7

3,7

PIL

0,2

1,4

0,1

1,2

0,1

0,6

1,6

Consumi

0,2

0,5

0,1

0,2

0,1

0,2

0,5

Investimenti

0,3

2,1

0,2

2,5

0,2

0,9

0,5

Inflazione*

3,0

2,4

1,8

2,5

Fonti: Eurostat e previsioni IFO-INSEE-Istat; *Dati di fine periodo