Le esportazioni indiane di acciaio verso l’Unione Europea saranno probabilmente messe sotto pressione tra il 2026 e il 2030 a causa dell’implementazione del meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM, Carbon Border Adjustment Mechanism). Lo ha dichiarato l’agenzia ICRA in un report sul settore siderurgico pubblicato martedì 27 giugno.
L’impatto sulle spedizioni di acciaio verso l’UE potrebbe variare tra il 15% e il 40% ed è previsto per il periodo 2026-2030.
L’UE ha recentemente firmato il meccanismo che stabilisce il quadro per l’imposizione di tasse sulle importazioni di carbonio incorporato da sei settori, tra cui acciaio, alluminio, cemento, idrogeno, elettricità e fertilizzanti.
«I requisiti di conformità al CBAM potrebbero ridurre i profitti delle esportazioni indiane di acciaio verso l’UE di 65-165 $/t tra l’anno solare 2026 e 2034» si legge nel rapporto di ICRA. «Il CBAM avrà un impatto sul 15-40% delle esportazioni annuali di acciaio dell’India verso l’Europa. La mancata riduzione dell’impronta di carbonio potrebbe comportare una diminuzione dei profitti nei mercati dell’UE».
Secondo ICRA, l’India esporta ogni anno in Europa fino a 3-5 milioni di tonnellate di acciaio finito, a fronte di una produzione interna di 122 milioni di tonnellate raggiunta nel 2022-23. L’intensità media delle emissioni dei principali produttori nazionali di acciaio primario è superiore del 12% rispetto alla media mondiale a partire dall’altoforno.