Gruppo Lucchini, Mordashov si prepara ad una estate di trattative

martedì, 17 maggio 2011 19:02:34 (GMT+3)   |  
       

Il gruppo Lucchini, di proprietà del magnate russo Alexei Mordashov, potrebbe passare di mano subito dopo l'estate. Infatti, secondo quanto riportato da Milano Finanza, ci sarebbero alcuni compratori intenzionati a chiudere l'operazione in tempi brevi, vale a dire entro settembre/ottobre.

Ricordiamo che, come comunicato da SteelOrbis, sul gruppo italiano gravava un debito di 770 milioni di €, rinegoziato a lungo termine anche grazie ad un prestito-ponte di 50 milioni di €: le banche coinvolte (Bnp Paribas, Intesa Sanpaolo, Mps e UniCredit) avevano raggiunto un accordo con lo stesso Mordashov il 7 febbraio 2011. Oggi la situazione è tornata più calma, ma la vendita del gruppo Lucchini, considerato dai russi un asset di cui disfarsi perché non più strategico, è sempre più caldeggiata dagli istituti creditori che sperano in un compratore solido dal punto di vista finanziario.

Negli ultimi mesi sono circolate molte voci riguardanti ipotetici investitori italiani e stranieri, ma ad oggi il cerchio si restringerebbe, secondo Milano Finanza, sostanzialmente al gruppo Beltrame, con sede a Vicenza, ed al fondo di investimento americano Apollo. Proprio quest'ultimo solo un mese fa ha avanzato la proposta di rilevare la consociata francese del gruppo (Ascometal) per 300 mln € più 100 mln € per il debito. In calo le quotazioni dei colossi stranieri ArcelorMittal e Baosteel e del maggior gruppo siderurgico italiano Riva, proprietario di Ilva a Taranto.

Secondo fonti finanziarie vicine all'operazione, il magnate russo sarebbe intenzionato a vendere in tempi brevi, e gli sarebbero già state presentate alcune offerte, ancora lontane dalle cifre desiderate da Mordashov. La ridefinizione del debito e la ripresa della siderurgia giocano peraltro a suo favore, in quanto nel 2010 il gruppo Lucchini ha registrato un incremento del fatturato pari al 41% su base annua con 2,49 miliardi di $, chiudendo l'esercizio 2010 con una perdita di 135 milioni di $ (il 2009 si era chiuso a -362 milioni).