Secondo le statistiche emanate dal Ministero dell'economia, delle finanze e dell'industria francese, nei primi dieci mesi del 2012 (gennaio-ottobre) il valore dell'export di acciaio e ferroleghe dalla Francia si è attestato a 8,6 miliardi di euro. Si registra un decremento del 2,1% rispetto a dodici mesi prima.
Nel mese in questione sono stati esportati dalla Francia tubi e tubolari del valore di 1,8 miliardi di euro (-9,3%), nastri a freddo per 406 milioni di euro (-11,7%), barre a freddo per 325 milioni di euro (-7,4%), fili trafilati a freddo per 337 milioni di euro (-0,2%) e strutture metalliche per 563,6 milioni di euro (-7,4%, variazioni calcolate su base annua).
L'export dalla Francia di acciaio e ferroleghe - si legge nella nota stampa del Ministero - ha registrato una costante crescita su base annua ogni mese da marzo 2010, prima di stabilizzarsi in giugno e luglio 2012 per poi passare ad una fase negativa a partire da agosto.
Sul versante opposto, il valore dell'import di acciaio e ferroleghe si è attestato a 7,7 miliardi di euro (-14,6% annuo). L'import francese di tubi e tubolari è sceso a 1,43 miliardi di euro (-7,2%), quello di nastri a freddo a 490 milioni di euro (-15,2%), quello di barre a freddo a 366 milioni di euro (-14,2%), quello di fili trafilati a freddo a 316,7 milioni di euro (-17,5%) ed il valore dell'import di strutture metalliche è diminuito fino a 1,15 miliardi di euro (-5,1%).