Eurozona: produzione industriale in calo a luglio rispetto a giugno

giovedì, 14 settembre 2023 15:37:52 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Rispetto a giugno di quest’anno, a luglio la produzione industriale destagionalizzata è diminuita dell’1,1% sia nell’eurozona che nell’UE-27.

Nello stesso mese la produzione industriale è aumentata su base mensile dello 0,4% sia nell’eurozona che nell’UE-27. Rispetto a luglio 2022 la produzione industriale è diminuita del 2,2% nell’eurozona e del 2,4% nell’UE-27. I dati sono stati diffusi da Eurostat, l’Ufficio statistico dell'Unione Europea.

Rispetto a giugno di quest’anno, a luglio la produzione di beni durevoli è diminuita del 2,2% nell’eurozona e dell’1,9% nell’UE-27, mentre quella di beni strumentali è scesa del 2,7% nell’eurozona e del 2,4% nell’UE-27. Entrambe le variazioni sono espresse su base mensile. La produzione dei beni non durevoli è aumentata su base mensile dello 0,4% nell’eurozona ma è diminuita dello 0,8% nell’UE-27; la produzione di beni intermedi è cresciuta dello 0,2% nell’eurozona e dello 0,1% nell’UE-27, mentre quella di energia è aumentata dell’1,6% nell’eurozona e dell’1,5% nell’UE-27, sempre su base mensile.

Tra gli stati membri, i maggiori aumenti su base mensile sono stati registrati in Svezia (5,1%), Malta (3,4%) e Ungheria (2,9%).

Rispetto allo stesso mese del 2022, a luglio di quest’anno la produzione di beni strumentali è aumentata dello 0,4% nell’eurozona e dell’1,0% nell’UE-27. La produzione di beni non durevoli è diminuita del 6,7% nell’eurozona e del 7,3% nell’UE-27, mentre quella di beni intermedi è scesa del 5,0% nell’eurozona e del 5,5% nell’UE-27. Tutte le variazioni sono espresse su base annua. La produzione di beni non durevoli è scesa dello 0,6% nell’eurozona ed è aumentata dello 0,5% nell’UE-27, mentre quella dell’energia è scesa del 5,7% nell’eurozona e del 7,4% nell’UE-27. Anche in questo caso le variazioni sono espresse su base annua.

A luglio i maggiori aumenti su base annua sono stati registrati in Danimarca (5,7%), Francia (2,8%) e Malta (2,3%), mentre i maggiori cali sono stati registrati in Bulgaria (-11,5%), Estonia (-9,5%) e Lettonia (-8,6%).