Secondo il report Economic and Steel Market Outlook 2024-2025 sul primo trimestre del 2024 stilato dal comitato economico della European Steel Association (EUROFER), nel terzo trimestre di quest’anno la produzione industriale europea di tubi in acciaio è aumentata dell’1,3% su base annua dopo un calo del 4,5% nel trimestre precedente. La tendenza positiva nel settore dei tubi registrata dopo la pandemia è stata interrotta dalla guerra in Ucraina e dai problemi della catena di approvvigionamento verificatisi nella seconda metà del 2022. La crisi energetica, inoltre, ha avuto un grosso impatto.
Stando al report di EUROFER, la domanda per i tubi saldati di grandi dimensioni da parte dell’industria petrolchimica non migliorerà significativamente sul lungo termine, poiché l’UE ha velocizzato la transizione verso la spedizione del gas naturale liquefatto (GNL) per soddisfare il suo fabbisogno energetico, riducendo così la dipendenza dal trasporto attraverso il gasdotto. Da un lato si ritiene che la domanda mondiale di petrolio non sarà in grado di sostenere il lancio o l’implementazione di nuovi oleodotti nel breve periodo a causa della forte incertezza geopolitica e delle scarse prospettive economiche globali, infatti si prevede un calo anche nel 2024. Dall’altro, la domanda del settore delle costruzioni è destinata a diminuire a sua volta, contribuendo solo in parte alla crescita della produzione, mentre la domanda di tubi da parte dei settori automobilistico e ingegneristico rimarrà relativamente più forte.
EUROFER ha dichiarato che le previsioni indicano una diminuzione del 2,4% nella produzione europea di tubi d’acciaio nel 2023, dato più incoraggiante rispetto all’iniziale previsione del 4,4%. Per quanto riguarda il 2024 si prevede una crescita della produzione di tubi dell’1,3% su base annua, percentuale che nel 2025 scenderà allo 0,5%.