La Corte suprema amministrativa dell'Egitto ha rinviato al 5 ottobre la decisione in merito alla possibile reimposizione del dazio del 15% sulle importazioni di billette. Prosegue pertanto il confronto tra produttori siderurgici e rilaminatori locali. «La cosa strana è che entro il 5 ottobre i 180 giorni dalla data di introduzione del dazio saranno quasi terminati» ha commentato un operatore locale interpellato da SteelOrbis.
Secondo il rapporto del Ministero del commercio egiziano, l'assenza della restrizione alle importazioni di billette avrà un impatto sulla produzione locale di acciaio e comporterà grossi licenziamenti. Tuttavia, i rilaminatori insistono sul fatto che anche i loro interessi debbano essere tutelati: un dazio all'importazione pari al 15% inciderebbe fortemente sui loro margini.
Per il momento in Egitto resta in vigore un dazio pari a 65,68 $/t per un prezzo all'importazione di 437,9 $/t CFR. Secondo quanto appreso da SteelOrbis, la domanda di billette di importazione è scarsa da parte degli utilizzatori finali. Solo i commercianti acquistano piccoli lotti, ma le scorte nei porti sono già consistenti.