Secondo un nuovo rapporto pubblicato dalla China Iron and Steel Association (CISA), sono diversi i fattori cui gli operatori del mercato degli acciai finiti dovranno prestare attenzione nel prossimo periodo.
Prima di tutto, nel mese di aprile le scorte di acciai finiti in Cina sono diminuite: a fine mese ammontavano a 15,62 milioni di tonnellate, evidenziando un calo di 4,11 milioni di tonnellate (-20,85%) rispetto a fine marzo. A maggio, le stesse hanno continuato a scendere attestandosi a 14,89 milioni di tonnellate al 10 del mese, calando di 0,75 milioni di tonnellate (-4,85%) rispetto a fine aprile. Queste diminuzioni influenzeranno positivamente i prezzi dei finiti in futuro.
Secondariamente, la produzione cinese di acciaio grezzo è ammontata a 2,8343 milioni di tonnellate in aprile, crescendo del 12,7% su base annua e del 9,4% rispetto a marzo. La CISA sostiene che l’elevato volume di produzione eserciterà una pressione negativa sul mercato dei prodotti finiti.
In terzo luogo, il China Iron Ore Price Index (CIOPI) è cresciuto del 37,52% da inizio anno e del 36,6 rispetto allo scorso anno, attestandosi a 94,93 $/t lo scorso 16 maggio. La significativa crescita del prezzo di importazione del minerale influenza negativamente la redditività dei produttori.
Infine, gli Stati Uniti hanno comunicato un aumento tariffario dal 10% al 25% su 200 miliardi di dollari di beni provenienti dalla Cina. Ciò ha prodotto un effetto negativo sui mercati finanziari e delle commodity. Le esportazioni cinesi di acciaio dovranno affrontare in futuro ulteriori elementi di incertezza.
Nel rapporto della CISA si legge infine che nel prossimo periodo i prezzi degli acciai finiti non dovrebbero registrare aumenti significativi in Cina ma, piuttosto, seguire un andamento altalenante.