La Cina stima per il 2021 un Pil in crescita di oltre il 6% in un contesto inflattivo intorno al 3%. È quanto si legge nella relazione del premier Li Keqian pubblicata in occasione dell'apertura dei lavori annuali del Congresso nazionale del popolo. Nel 2020 il Pil è cresciuto soltanto del 2,3% a causa dell'impatto negativo della pandemia di coronavirus.
L'economia cinese è stata l'unica grande al mondo ad espandersi lo scorso anno, aiutata dalle iniezioni di liquidità della banca centrale per sostenere le imprese, dalla spesa fiscale extra per le infrastrutture e dal rapido controllo dei focolai di COVID-19 a livello nazionale.
Sun Guojun, analista dell’Ufficio Ricerche del Consiglio di Stato, ha dichiarato che lo sviluppo economico del paese si è ripreso gradualmente dal secondo trimestre del 2020 e che sarà mantenuto uno sviluppo costante per il 2021.
Sempre nel 2021, la domanda di acciaio sarà influenzata positivamente dal costante aumento degli acquisti di beni come automobili e elettrodomestici.