L’Istituto minerario brasiliano, IBRAM, ha rivelato le proprie aspettative riguardo il raggiungimento di 64,46 miliardi di dollari di investimento nell’industria mineraria del paese fino al 2028, il che rappresenta un aumento del 28,82% rispetto allo studio precedente che copriva il periodo dal 2023 al 2027.
Il presidente di IBRAM, Raul Jungman, ha fatto sapere che lo studio, sviluppato dall’istituto stesso, è basato sui bilanci delle società di estrazione mineraria.
Ha aggiunto inoltre che l’aumento degli investimenti avverrà nonostante la riduzione degli impieghi di questo tipo in altre regioni del mondo, che deriva dall’abbassamento dei prezzi dei minerali come materia prima e dagli aumenti dei costi di produzione nel settore.
Secondo lo studio l’estrazione del minerale di ferro riceverà la percentuale di investimento maggiore, raggiungendo i 17,28 miliardi di dollari fino al 2028, ossia il 26,8% del totale, in aumento del 2,1% rispetto allo studio precedente.
La seconda quota maggiore di investimento, pari a 10,67 miliardi, verrà destinata a progetti sociali e ambientali. A seguire beneficeranno dell’investimento la logistica (10,36 miliardi), il rame (6,74 miliardi), i fertilizzanti (5,58 miliardi), la bauxite (1,82 miliardi), l’oro (1,54 miliardi), le terre rare (1,46 miliardi), il titanio (600 milioni) e infine lo zinco (59 milioni).