ArcelorMittal ha comunicato che l'attività estrattiva di iron ore in Bosnia centrerà il target di produzione per l'anno in corso (1,85 milioni di tonnellate), incrementando la produzione del 30% su base annua, nonostante per alcune settimane uno sciopero delle ferrovie locali abbia ostacolato le spedizioni.
"Nel 2011 i ricavi ammonteranno a 66 milioni di dollari, cioè il 40% in più rispetto al 2010" ha annunciato Predrag Sorga, portavoce della miniera situata a Prijedor.
Sorga ha tuttavia ammesso che, a causa dello sciopero sopracitato, 100.000 tonnellate di minerale ferroso non sono state consegnate ai clienti secondo le tempistiche previste, con un costo supplementare per l'azienda di circa 2,5 milioni di dollari. Lo stesso sciopero ha forzato ArcelorMittal Prijedor a sospendere l'attività per circa un mese a partire dalla metà di ottobre a causa di magazzini stracolmi e dell'impossibilità di spedire il minerale: la situazione si era fatta drastica, tanto che all'inizio di novembre l'azienda aveva paventato la possibilità di lasciare a casa la maggior parte degli 850 dipendenti.
L'acciaieria bosniaca di ArcelorMittal che utilizza il minerale ferroso estratto a Prijedor, situata a Zenica, ha già annunciato che nel 2011 sarebbe ritornata all'output ante-crisi di 650.000 tonenllate, soprattutto grazie all'aumento della domanda interna. Nel 2012, inoltre, si prevede che la produzione di acciaio grezzo aumenti ulteriormente del 10%.