Borusan Mannesmann, produttore di tubi leader nel mercato turco, ha annunciato i risultati finanziari conseguiti nel primo trimestre 2013.
In termini tendenziali l'utile netto registra un calo dell'81,8%, attestandosi a 3,7 milioni di lire turche (2 milioni di dollari) dollari. In calo anche i ricavi di vendita, scesi del 28,2% a 266,35 milioni di lire turche (144,65 milioni di dollari) e l'utile operativo, che rispetto a gennaio-marzo 2012 sono diminuiti del 42,6% ammontando a 11,57 milioni di lire turche (6,28 milioni di dollari).
Nei primi tre mesi dell'anno Borusan Mannesmann ha venduto 135.000 tonnellate di tubi in acciaio, registrando un calo del 27% su base annua. Il 50% dei prodotti distribuiti erano ad alto valore aggiunto: tubi per impieghi in pressione, tubi per impieghi speciali e tubi saldati a spirale. Nel periodo in esame l'export è diminuito del 41% su base annua, ma il volume di spedizioni dirette all'estero ha comunque rappresentato il 54% del totale. Secondo quanto comunicato dal gruppo turco, sono state esportate in particolare 27.100 tonnellate di tubi di grande diametro (LD) destinati alla realizzazione di gasdotti ed oleodotti in varie parti del globo. 20.900 tonnellate di tubi LD sono state prodotte all'interno dello stabilimento di Gemlik (inaugurato nel corso del 2012) il quale dispone di una capacità produttiva di 250.000 tonnellate.
Fondata nel 1958, Borusan Mannesmann può contare in Turchia su una capacità produttiva complessiva di 1 milione di tonnellate/anno, delle quali 800.000 di tubi a saldatura longitudinale e 200.000 tonnellate di tubi a saldatura elicoidale. Il tubificio italiano di Vobarno (Brescia) può inoltre sfornare ogni anno fino a 28.000 tonnellate di tubi trafilati a freddo, prodotti di alta qualità destinati alla filiera automobilistica.