"Quando sarà avviato un processo di possibile cessione della AST di Terni, e ci sembra di capire dalle dichiarazione del top maganement di ThyssenKrupp che lo stabilimento ternano non sia strategico per il gruppo, siamo certamente interessati a guardarlo con grandissima attenzione". Così Antonio Marcegaglia, presidente dell'omonimo gruppo, intervenendo a InnovA, convention dell'innovazione per il settore siderurgico svoltasi alla fine della scorsa settimana al Brixia Forum (Brescia). Marcegaglia ha risposto così alle indiscrezioni relative a una possibile cessione di Acciai Speciali Terni da parte del gruppo tedesco, indiscrezioni nate lo scorso anno in vista della joint venture europea con Tata Steel.
"Abbiamo un grande consumo di acciaio inossidabile - ha aggiunto Marcegaglia -, Terni è il nostro principale fornitore e noi siamo di gran lunga il loro più importante cliente. Siamo leader nei tubi di acciaio inossidabile. Abbiamo, credo, tutte le caratteristiche per fare una serie di sinergie industriali e commerciali".
Secondo quanto riportato da diverse fonti di stampa, AST, attraverso l'amministratore delegato Massimiliano Burelli, ha gettato acqua sul fuoco facendo sapere che, semmai dovesse aprirsi una trattativa, sarà la stessa capogruppo a comunicarlo al mercato. "Non siamo neppure nella fase delle manifestazioni di interesse", avrebbero puntualizzato da viale Brin, dove è situato lo stabilimento ternano.
Dopo otto anni di perdite, AST ha invertito la tendenza conseguendo utili negli ultimi due anni e si appresta a chiudere un bilancio positivo per il terzo anno consecutivo. Ciononostante, la capogruppo tedesca non la considera una asset strategico.