Assofermet Acciai: gennaio debole con qualche segnale di ripresa, complesse le previsioni per i prossimi mesi

lunedì, 10 febbraio 2025 18:04:47 (GMT+3)   |   Brescia

Secondo quanto riportato dalla consueta nota di mercato mensile pubblicata da Assofermet Acciai, la divisione che si occupa dei mercati dell’acciaio di Assofermet, il mese di gennaio ha continuato a fornire risultati poco soddisfacenti, sebbene emerga qualche segnale di ripresa per febbraio sulla base di un buon volume di ordini registrato dai centri servizi.

Si registra anche un rialzo delle quotazioni da parte delle acciaierie, che Assofermet ritiene sia legato alle politiche protezionistiche sostenute da EUROFER e a cui Assofermet si oppone fermamente per via dei rischi in cui potrebbe incorrere la manifattura dell’Unione Europea se queste venissero portate avanti.

Nel corso del mese si potrebbe verificare un incremento della domanda di acciaio, dovuta a speculazioni messe in atto per prevenire possibili rincari. Per questo, il dato fondamentale da monitorare sarà l’effettivo ammontare degli ordini da parte della manifattura.

Per quanto riguarda il settore degli acciai piani inox, i centri servizi hanno registrato una domanda debole e i prezzi della distribuzione sono stati inferiori alle aspettative. Lato offerta, la disponibilità di materiale è nella media, ma sono da considerare le difficoltà logistiche e i ritardi nello sbarco della merce e dello sdoganamento. Sono inoltre esaurite le quote di salvaguardia per i laminati a freddo provenienti da Taiwan e per le lamiere a caldo provenienti dalla Cina.

Per i prossimi mesi si prevede un graduale recupero delle quotazioni, poiché i livelli attuali non sono sostenibili dagli operatori dell’intera filiera produttiva.

Nei magazzini dal pronto il 2025 è iniziato con aspettative di ripresa, ma il contesto non è cambiato molto dalla fine dello scorso anno: la domanda è debole e le prospettive sono di fatturati dimezzati rispetto al biennio 2022-2023.

I prodotti lunghi al carbonio registrano forti cali in termini di volumi, mentre i prodotti piani mostrano una riduzione significativa dei prezzi su base annua. L’acciaio inox è in una fase complessa, mentre invece i tubi registrano un andamento più stabile.

Nel complesso persiste un clima di incertezza, da un lato per via del tema dazi e dall’altro del tema elezioni in diversi paesi europei tra cui Germania, Repubblica Ceca, Polonia e Romania. Si prospetta dunque un nuovo assetto politico più orientato al nazionalismo, che potrebbe mettere a rischio le economie – come quella italiana – fortemente basate sulle esportazioni.

Il settore della banda stagnata ha mostrato una leggera ripresa, con una stabilizzazione dei prezzi in Europa, una definizione delle aliquote dei dazi sulle importazioni cinesi e una domanda più solida. L’import continua a essere sotto pressione, in particolare con l’esaurimento delle quote del primo trimestre per Turchia e India.


Articolo precedente

UE: la Turchia accelera l’utilizzo delle quote di HRC nel nuovo periodo contingente

06 ott | Notizie

Turchia, acciaio: da agosto via i dazi doganali su diversi prodotti provenienti dal Qatar

01 ago | Notizie

Unione Europea: ridotti i volumi delle quote e introdotti nuovi massimali

11 mar | Notizie

UE: quote d’importazione delle lamiere con rivestimento organico vicine all’esaurimento

16 dic | Notizie

UE: consumo delle nuove quote import più lento rispetto al periodo luglio-settembre

02 ott | Notizie

UE: pronta l’assegnazione di contingenti tariffari su cinque prodotti dal Regno Unito all’Irlanda del nord

08 nov | Notizie

Unione Europea, HRC: contingente di importazione destinato ad altri paesi esaurito nel nuovo periodo

03 ott | Notizie

Unione Europea: superate le quote di importazione di alcuni prodotti

26 set | Notizie

Russia, INOX: importazioni in aumento a luglio rispetto a giugno

24 ago | Notizie

UE: quote d’importazione quasi esaurite, specialmente per gli HRC

26 lug | Notizie