Secondo la camera argentina dell'industria siderurgica, Acero Argentino (AA), la produzione di acciaio grezzo del paese ha raggiunto a settembre le 447.300 tonnellate, contro le 421.900 tonnellate di agosto e le 345.800 tonnellate di luglio.
L'aumento riflette il graduale ritorno alla normalità delle operazioni, dopo una serie di scioperi a luglio.
Su base mensile, la produzione di coils laminati a caldo (HRC) è diminuita del 6,7% a 195.500 tonnellate, quella di coils laminati a freddo (CRC) è aumentata del 7% a 117.300 tonnellate e quella di prodotti lunghi è aumentata del 2,3% a 192.700 tonnellate.
Rispetto a settembre 2022, i numeri mostrano che la produzione di acciaio grezzo è aumentata del 4,3%, quella di HRC del 3,6%, quella di CRC del 3,1% e quella di prodotti lunghi del 5,5%.
Acero Argentino ha sottolineato che i settori delle costruzioni civili, dell'automotive, degli elettrodomestici e dei macchinari continuano a registrare performance in calo, mentre i settori dell'energia e degli imballaggi continuano a operare a un buon livello di attività.
L'istituto ha aggiunto che i produttori locali di acciaio hanno ridotto i ritmi di produzione a causa della scarsa disponibilità di materie prime importate non prodotte in Argentina.
Questo problema deriva dalla crisi finanziaria che il paese sta affrontando, con un alto tasso di inflazione e la mancanza di valuta estera per concludere le operazioni di importazione.