La notizia, riportata dal quotidiano britannico Guardian, è sensazionale. Lakshmi Mittal, presidente e CEO della mastodontica multinazionale ArcelorMittal, ha comunicato che vorrebbe costruire una miniera di ferro a cielo aperto all'interno del circolo polare artico. Il progetto , del valore di 21 miliardi di $, comprenderebbe la costruzione di una linea ferroviaria di 150 kilometri e di due porti nella regione. ArcelorMittal potrebbe così massimizzare i benefici derivanti dall'estrazione di iron ore, vista la forte domanda registrata recentemente in India e Cina.
Il progetto darà lavoro ad oltre 2.000 persone per la costruzione di 24 ponti, strade, piste di atterraggio, porti ed altre infrastrutture. Solo per la costruzione della linea ferroviaria saranno necessari quattro anni di lavoro.
ArcelorMittal sottolinea che il progetto è solo in fase di studio, ed è stato sottoposto ad organizzazioni non governative, governi e tecnici designati che dovranno dare un giudizio sulla sua fattibilità.
Il World Wildlife Fund (WWF), in particolare, vuole sincerarsi che il progetto venga sviluppato con grande attenzione alla tutela degli habitat e della fauna artici. Nonostante la grande cautela richiesta nell'assegnazione delle licenze e nello sviluppo del progetto, il WWF non si è dichiarato assolutamente contrario alla costruzione della miniera.
Come già annunciato da SteelOrbis, ArcelorMittal e la società canadese Nunavut Iron sono diventate proprietarie rispettivamente del 70% e del 30% di Baffinland Iron Mines Corporation (Baffinland) grazie ad un offerta congiunta da 593 milioni di $.
Il progetto Mary River, situato sull'isola canadese di Baffin e di proprietà di Baffinland, comprende 365 milioni di tonnellate di minerale con un tenore medio di ferro del 65%, e circa 500 milioni di tonnellate di altre risorse minerarie che potrebbere venire estratte a breve se il progetto andrà in porto.