Il produttore siderurgico ucraino ArcelorMittal Kryviy Rih ha chiesto una revisione dei risultati dell'indagine antidumping relativa alle importazioni di tondo per cemento armato dalla Bielorussia. Secondo il produttore, deve essere introdotto un dazio dal momento che è stata dimostrata l'esistenza di pratiche commerciali sleali.
I risultati dell'inchiesta sulle importazioni dalla Moldavia e dalla Bielorussia, avviata il 2 luglio 2018, sono stati pubblicati il 6 dicembre dello scorso anno. Il produttore moldavo MMZ ha ricevuto un dazio del 13,8% per i prossimi cinque anni, mentre la Bielorussia si è vista assegnare un dazio dello 0%. ArcelorMittal Kryviy Rih, principale produttore di tondo in Ucraina, ha chiesto l'avvio immediato della revisione dei risultati, sostenendo in particolare che sono state dimostrate pratiche di dumping da parte della Bielorussia.
Più nello specifico, il produttore sostiene che il margine di dumping calcolato dovrebbe essere rivisto tenendo conto di alcune condizioni speciali di approvvigionamento per i laminatoi bielorussi nei segmenti delle materie prime e dell'energia. Inoltre, ArcelorMittal Kryviy Rih ha sottolineato che le forniture di tondo dalla Bielorussia all'Ucraina potrebbero continuare a crescere a causa dell'incremento della produzione del produttore chiave a seguito di interventi di modernizzazione.
«La decisione di non imporre dazi sulle importazioni dalla Bielorussia è sorprendente in quanto vi sono prove che le regole commerciali sono state violate e che è stato arrecato un danno ai produttori ucraini» ha affermato Anastasia Taturulieva, vice direttore generale per il marketing e le vendite di ArcelorMittal Kryviy Rih. «La situazione - ha aggiunto - deve essere risolta al più presto».