Alacero, l'associazione siderurgica dell'America Latina, ha comunicato che nel 2011 in tutti i paesi monitorati si è registrata la crescita sia del consumo che della produzione di acciaio. Ciononostante il passivo della bilancia commerciale si è accentuato ulteriormente.
L'output complessivo di acciaio grezzo si è attestato a 68,1 milioni di tonnellate (+11%), mentre il consumo apparente di prodotti finiti non ha superato 61,9 milioni di tonnellate (+2,2% contro le stime di Alacero a +4,7%). Il consumo apparente di acciaio del Brasile è infatti calato del 3,4% con un volume di 25,2 milioni di tonnellate, mentre si sono comportati meglio i mercati di Argentina e Messico, rispettivamente a +8,7% e +6,3%.
Per quanto riguarda la bilancia commerciale, il gap tra l'import e l'export si è accentuato a favore del primo, raggiungendo nel 2011 8,8 milioni di tonnellate. In Messico, in particolare, sono state importati 5,8 milioni di tonnellate di acciaio e ne sono stati esportati solo 3,3 milioni di tonnellate. A pesare a favore dell'import anche Cile e Colombia (tipicamente importatori netti), con un deficit rispettivamente di 1,1 e 2,1 milioni di tonnellate. Peraltro, secondo Alacero, la crescente presenza cinese ha generato un calo dell'import proveniente da altri paesi dell'America latina.