Alacero, l'associazione siderurgica dell'America Latina, ha comunicato che il consumo apparente di acciai finiti in America Latina e nei Caraibi ha raggiunto i 21,7 milioni di tonnellate nel periodo gennaio-aprile 2013, rimanendo in linea con i dati registrati nello stesso periodo dello scorso anno. Nello stesso periodo, la produzione di acciai finiti ha invece raggiunto i 18,1 milioni di tonnellate, ovvero l'1% in meno in termini tendenziali.
In gennaio-maggio 2013, la produzione regionale di acciai finiti ha totalizzato 23 milioni di tonnellate (- 1% in termini tendenziali). Il Brasile si aggiudica ancora la fetta più grande di mercato con 10,7 milioni di tonnellate, ovvero il 46% della produzione regionale complessiva. Segue il Messico, con 6,6 milioni di tonnellate e una quota pari al 28%. L'output di Cile e Colombia è calato rispettivamente del 32% e del 19% in termini tendenziali. Nel solo mese di maggio, la produzione di acciai finiti nella regione ha raggiunto i 4,9 milioni di tonnellate, in linea con i risultati dello scorso anno.
Nei primi cinque mesi dell'anno, la produzione di acciaio grezzo in America Latina è ammontata a 27,3 milioni di tonnellate (-2% in termini tendenziali). Il Brasile si conferma il maggior produttore della regione, con 14,1 milioni di tonnellate, sebbene venga registrato un calo pari al 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel quinto mese dell'anno, l'output di acciaio grezzo è ammontato a 6,2 milioni di tonnellate, facendo segnare un aumento dell'11% rispetto a maggio 2012.
Nel periodo gennaio-aprile 2013, il commercio di acciai finiti della regione ha fatto segnare un deficit nella bilancia commerciale pari a 3,7 milioni di tonnellate, in calo rispetto ai 4 milioni di deficit registrati nello stesso periodo del 2012. Nei primi quattro mesi dell'anno, tutti i paesi dell'America Latina, ad eccezione di Brasile e Argentina, sono risultati in deficit commerciale: in testa il Messico (1,1 milioni di tonnellate di deficit), seguito da Colombia (590.000 ton), Perù (497.000 ton) e Cile (470.000 ton).