Giovanni Pasini, amministratore delegato di Feralpi, ha recentemente annunciato che il gruppo sta considerando l’adozione dell’idrogeno verde nel processo siderurgico tedesco. Tuttavia, al momento, questa iniziativa non verrà implementata in Italia, dove ha sede la capogruppo a Brescia. Le dichiarazioni sono avvenute nel corso di un’intervista rilasciata alla testata specializzata Industria Italiana.
Il progetto si focalizza sullo stabilimento Feralpi Stahl a Riesa sull’Elba, vicino a Dresda, che ha collaborato con altre aziende nella regione per formare un’alleanza dedicata all’energia e all’idrogeno nella zona industriale di Meissen. Questo polo industriale consuma notevoli quantità di elettricità, pari a 1,2 TWh all’anno (l’8% del consumo totale della Sassonia).
Giovanni Pasini ha sottolineato che la sostituzione del gas naturale con l’idrogeno in queste aziende potrebbe portare a un risparmio di circa 220.000 tonnellate di CO2. Tuttavia, l’implementazione pratica di questa transizione non avverrà prima del 2027, poiché richiede la realizzazione di impianti di produzione di energia rinnovabile e infrastrutture per la gestione dell’idrogeno.
Sebbene l’adozione dell’idrogeno verde sembri una prospettiva lontana per l’Italia, Pasini ha evidenziato che in Germania, grazie all’eolico offshore, potrebbe esserci un surplus di energia rinnovabile. Questo surplus è considerato una precondizione essenziale per produrre idrogeno verde in modo efficiente ed economicamente sostenibile, sostituendo il metano nei cicli industriali.