Giuseppe Ferrero (Tuxor): "La principale sfida consiste nel bilanciare i flussi finanziari ed ottenere pagamenti puntuali"

martedì, 15 ottobre 2013 10:33:39 (GMT+3)   |   Brescia
       

Tuxor è una società leader in Italia nella fornitura di materiali per l'ingegneria civile e petrolchimica che opera da anni in diversi Paesi del mondo, ma soprattutto nei mercati dell'Africa, del Medio Oriente e dell'America Centrale. SteelOrbis Italia ha intervistato Giuseppe Ferrero, fondatore dell'azienda, in merito ai risultati ottenuti negli ultimi anni e alle sfide attuali e future.

Può descriverci brevemente Tuxor e la sua storia?

1) Era il 1984 quando decisi di compiere il "grande salto" e fondare la Tuxor. Questa esigenza nacque dal desiderio di gestire autonomamente le strategie commerciali e finanziarie di un’azienda voluta e creata da me, come fosse una nuova vetta da scalare, contando solo sulle mie risorse. Da allora mi sono impegnato duramente, notte e giorno, a volte anche a discapito del tempo che avrei voluto dedicare alla mia famiglia, che fortunatamente ha capito e mi ha appoggiato in questa avventura che vivo ancora oggi con lo stesso entusiasmo di 30 anni fa.
La filosofia della Tuxor è quella di una società solida, energetica e fattiva che fa del rigore e della serietà uno dei sui punti di forza. Il nostro campo di attività è l'esportazione di prodotti siderurgici e "piping" in tutto il mondo.

Come valuta i risultati conseguiti dall'azienda negli ultimi anni (non solo in termini di fatturato)? Quali le prospettive per il 2013?

2) I risultati sono positivi, in quanto le aree di penetrazione commerciale e le categorie merceologiche di prodotti esportati sono via via progrediti in modo da adeguarsi al variare delle domande di mercato e al modificarsi delle contingenze economiche e politiche di paesi di riferimento. Soprattutto negli ultimi 5-10 anni il trend positivo si è rafforzato e questo nonostante il prolungato periodo di crisi che sta affrontando l'economia globale.
L'attività della Tuxor sarà sempre più indirizzata a fornire le imprese estere con progetti internazionali e a incrementare maggiormente la penetrazione nei mercati in espansione.

Di quali prodotti vi occupate e quali sono i vostri mercati di riferimento, sia per l'approvvigionamento sia per la vendita?

3) Il materiale che rappresenta la maggior parte del nostro fatturato è il tondo per cemento armato, insieme a tutti i materiali strutturali, quali rete saldata, travi, profilati, ecc. e al materiale cosiddetto "piping", tubi, raccordi, flange, bulloneria, ecc. Negli ultimi anni anche i ricambi per macchine movimento terra hanno rappresentato un'interessante fetta delle nostre vendite.
Il mercato che prediligiamo per i nostri approvvigionamenti è l'Italia, perché crediamo fortemente che la qualità dei materiali prodotti nel nostro paese non abbia nulla da invidiare a quella dei materiali prodotti all'estero. Inoltre i rapporti interpersonali che si sono instaurati con i maggiori produttori italiani hanno favorito la conclusione di trattative difficili e complicate. Ovviamente, vista l'internazionalità della nostra attività, i nostri acquisti si svolgono in tutta l'Europa e intendiamo per il futuro varcare questi confini ed estendere la gamma dei nostri fornitori verso i paesi asiatici.
Non abbiamo veri e propri mercati di riferimento per la vendita perché negli ultimi anni abbiamo concluso ordini in mercati "inusuali" e che non rientravano nel nostro normale raggio d’azione, quali la Mauritania, Panama, la Tanzania, il Sud Africa, l'Australia, ecc.

Quali sono i mercati più redditizi e caratterizzati da una maggiore domanda? Siete alla ricerca di nuovi sbocchi?

4) Il mercato caratterizzato da una maggiore domanda è senza dubbio l'Algeria, ma non coincide sicuramente con il mercato più redditizio perché l'alta concentrazione di fonti di approvvigionamento in questo Paese fa in modo che i prezzi siano molto bassi. Da alcuni anni stiamo cercando di fornire materiali che esulano dai nostri abituali e i frutti che abbiamo raccolto finora ci incentivano a continuare su questa strada.

Operate ad ogni livello della catena di distribuzione. Come descriverebbe il vostro servizio al cliente?

5) Il nostro servizio al cliente vuole essere un aiuto completo, preciso e competente nella fornitura di prodotti strutturali e materiali piping per le imprese di costruzione e di ingegneria. Siamo in grado di fornire grossi quantitativi, ma seguiamo i nostri clienti anche nelle piccole partite che a volte rivestono un'importante necessità per il funzionamento dei loro cantieri.

Quali sono le principali sfide che Tuxor si trova ad affrontare oggigiorno?

6) Nonostante gli ottimi risultati fin qui ottenuti, a causa della crisi globale che investe tutto il mondo da alcuni anni, la principale sfida che affrontiamo quotidianamente è quella di riuscire a bilanciare i flussi finanziari ed ottenere pagamenti puntuali sulle nostre forniture. Questo problema purtroppo affligge tutte le imprese di ogni settore, non solo in Italia.

Quali effetti ha avuto la crisi sulla vostra attività e sulle vostre strategie? A Suo parere, a che punto siamo nel processo di ripresa?

7) Uno degli effetti più importanti della crisi è senza dubbio la globale diminuzione delle richieste d'offerta dovute alle mancate coperture finanziarie subite dalle imprese di costruzione e di engineering, con la conseguenza che non sono partiti vecchi e nuovi progetti. Credo purtroppo che la ripresa non sia così prossima come tutti ci auguriamo e che, anche nel resto del 2013, concludere ordinativi interessanti e redditizi sarà una dura lotta. Non vedo nei mercati che seguiamo cenni di ripresa e questo, nonostante il mio innato ottimismo, non fa ben sperare in un florido 2014.

Cosa pensa delle politiche dell'Unione Europea in ambito import/export?

8) L'unione Europea non opera una politica di supporto alle economie dei paesi europei, innanzitutto irrigidendo sempre più i vincoli fiscali e commerciali, e inoltre lasciando intervenire indiscriminatamente i paesi emergenti, che non trovano limitazioni alla loro aggressione commerciale. I singoli paesi europei non vengono protetti da queste incursioni nell'economia europea, e non trovano un accordo reciproco su come reagire a propria difesa.

Nonostante l'avvento dell'era digitale, ritiene che fiere e convegni come la Conferenza autunnale di SteelOrbis e IREPAS siano ancora un'importante occasione di incontro con concorrenti e nuovi partner commerciali?

9) Si, perché il rapporto individuale e diretto che si instaura in occasione di queste fiere non può essere sostituito da contatti digitali, e apporta un arricchimento in termini di conoscenza e approfondimento, oltre che scoperta di nuovi stimoli e iniziative.


Articolo precedente

Ancora stabile il mercato dei lunghi dell’Europa meridionale, domanda debole

26 apr | Lunghi e billette

Bulgaria, lunghi: mercato in calo per la domanda debole

26 apr | Lunghi e billette

Turchia, lunghi: le acciaierie cercano di evitare sconti sulle esportazioni, rendendo difficili le vendite

26 apr | Lunghi e billette

Stati Uniti, tondo: scendono i prezzi import

26 apr | Lunghi e billette

MOC: prezzi medi dell’acciaio in Cina in lieve aumento dal 15 al 21 aprile

26 apr | Notizie

Turchia, tondo: mercato spot inizia la settimana in silenzio

22 apr | Lunghi e billette

Cina, tondo: gli aumenti rialzano le offerte dall’ASEAN

19 apr | Lunghi e billette

Messico, tondo: in aumento il consumo a febbraio

19 apr | Notizie

Stati Uniti, tondo: in aumento le esportazioni a febbraio

19 apr | Notizie

Rottame: i prezzi dall’Europa in Turchia rimangono buoni, ma il mercato è ancora silenzioso

19 apr | Rottame e materie prime