Secondo quanto riportato da diverse fonti di stampa, sta destando preoccupazioni l'andamento produttivo e di mercato del Tubificio di Acciai Speciali Terni (AST), controllata del gruppo tedesco ThyssenKrupp. I volumi su cui attualmente si attesta il Tubificio sono pari a circa la metà della capacità degli impianti.
All'inizio di ottobre, durante un incontro con i sindacati, l'azienda aveva attribuito la diminuzione dei volumi del Tubificio ad una congiuntura globale del mercato di riferimento. Dal canto loro, le organizzazioni sindacali avevano imputato la situazione anche a scelte commerciali e organizzative non condivisibili e più volte criticate. Le Rsu avevano quindi risposto con uno sciopero lo scorso 8 ottobre. Ad oggi la situazione risulterebbe peggiorata, tanto da rendere necessaria una momentanea riorganizzazione del personale: cinque lavoratori saranno trasferiti nel sito AST di viale Brin entro ottobre, mentre altri cinque verranno ricollocati in una seconda fase entro la metà di novembre.
"Auspichiamo – hanno scritto le Rsu in una nota - che nei prossimi incontri sia fatta chiarezza rispetto alle strategie commerciali e produttive e che nell'incontro del 29 ottobre prossimo, relativo al piano industriale, ci siano garanzie di prospettiva futura per l'intero sito ternano e per quello che da tutti era considerato il fiore all'occhiello di AST".