Il mercato turco dei tubolari strutturali continua a subire pressioni al ribasso, a causa della domanda stagnante sia sul fronte interno che all’export. La persistente debolezza dei prezzi dei coils laminati a caldo (HRC), unita alla scarsa attività degli utilizzatori finali, ha costretto i produttori turchi di tubi a rivedere al ribasso le offerte nelle ultime settimane. Nonostante i tagli di prezzo, secondo quanto riferito dalle fonti di mercato, le vendite non hanno registrato miglioramenti significativi. La domanda interna ha mostrato un lieve segnale di ripresa, ma resta troppo contenuta per innescare una vera fase di recupero. Sul versante estero, l’attività commerciale è limitata ad alcuni mercati vicini, mentre la maggior parte degli acquirenti mantiene un atteggiamento prudente, condizionato dalle incertezze economiche e dalla forte concorrenza da parte di altre regioni.
«Purtroppo ci sono molti fattori che penalizzano le vendite e comprimono la domanda. Anche quando riusciamo a concludere qualche ordine, non c’è margine di guadagno. I costi restano elevati e alcuni operatori praticano prezzi estremamente aggressivi che stanno distorcendo il mercato», ha commentato un produttore di tubi a SteelOrbis.
A testimonianza delle difficoltà del comparto, i prezzi domestici dei tubolari strutturali sono scesi a 610-620 $/t franco produttore, in calo rispetto ai 630-640 $/t della settimana precedente. Tuttavia, secondo le fonti, le offerte più recenti dei principali produttori si attestano già nella fascia 580-590 $/t franco produttore.
Anche sul mercato export le offerte hanno subito una flessione, portandosi a 590-610 $/t FOB, contro i precedenti 620-630 $/t FOB.