Con la fine delle vacanze estive in Repubblica Ceca è stato registrato un miglioramento della domanda di tubi senza saldatura da parte dei clienti esteri. Al contrario il consumo interno continua ad essere sottotono sia per l'alto tasso di disoccupazione che per la mancanza di importanti investimenti nelle infrastrutture. In questo contesto le esportazioni continuano ad essere il fattore trainante per la crescita del settore dei tubi senza saldatura locale. Ad agosto sul mercato ceco le compravendite relative ai prodotti in questione sono state veramente esigue. Negli ultimi 30 giorni le quotazioni export sono diminuite di 25 €/ton mentre i prezzi per il mercato locale sono scesi di 20 €/ton. Contestualmente le quotazioni import dei tubi senza saldatura di produzione rumena sono calate dai 10 ai 30 €/ton. In ogni caso i tubifici intravedono la possibilità di applicare rincari per il quarto trimestre sia per la crescita dei prezzi delle materie prime che per l'ipotetico miglioramento della domanda.
In questo momento le aziende locali offrono i tubi senza saldatura da 3" a 10" di grado B, a norma ASTM A106 della produzione di settembre a 900-910 €/ton franco fabbrica IVA al 20% esclusa.
Sull'export ArcelorMittal Ostrava offre i tubi da 3"-6" di grado B, a norma ASTM A106/API 5L a 915 €/ton FCA. Tuttavia fonti di mercato sostengono che il produttore abbia già riempito i libri ordine di settembre e che, considerati i rincari delle materie prime, dalla prossima settimana offrirà i prodotti di ottobre a prezzi maggiori.
Per quanto riguarda l'import si rileva che attualmente i tubi senza saldatura rumeni da 2"-4" conformi alla normativa API 5L sono proposti tra gli 870 ed i 920 €/ton CPT.