Dopo una stagione festiva relativamente silenziosa in termini di importazioni di rottame, il Vietnam ha continuato a registrare un calo dei prezzi import del rottame. Nonostante la crescita significativa registrata dal Vietnam nel 2024, la domanda di acciaio nel paese non si è ancora ripresa molto e i tassi di utilizzo della capacità produttiva dei produttori di acciaio sono bassi, pari a circa il 50-60%. Secondo i dati condivisi dal governo vietnamita all'inizio di questa settimana, «il PIL del Vietnam è cresciuto del 7,09% lo scorso anno, raggiungendo i 476,3 miliardi di dollari, più velocemente dell'espansione del 5,05% prevista per il 2023, grazie alle forti esportazioni e al robusto afflusso di investimenti esteri». Secondo il rapporto, «le esportazioni nel 2024 sono cresciute del 14,3% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 405,53 miliardi di dollari, guidate dalle spedizioni di elettronica, smartphone, abbigliamento e prodotti agricoli».
Le offerte per i rottami giapponesi H2 destinati al Vietnam sono diminuite nell'ultima settimana di circa 5 $/t, passando a 315-320 $/t CFR. Le offerte degli acquirenti si attestano ora a 310 $/t CFR e oltre, dimostrando che il divario tra le idee di prezzo degli acquirenti e dei venditori sta nuovamente aumentando.
Le offerte di rottame HMS I/II 80:20 alla rinfusa, franco USA, per il Vietnam sono diminuite di 5 $/t, passando a 345-350 $/t CFR. Per questo tipo di rottame le acciaierie vietnamite considerano praticabile un livello inferiore di circa 5-7 $/t rispetto alle offerte.