La promozione dei prodotti "made in America" da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e i possibili esiti dell'indagine sulle importazioni di acciaio sono motivo di ottimismo tra gli operatori del mercato USA del rottame, nonostante diversi paesi abbiano minacciato di passare al contrattacco qualora gli Stati Uniti dovessero istituire misure protezionistiche eccessive.
Un ulteriore fattore positivo è rappresentato dalle ultime vendite di rottame in Turchia: di recente sono state vendute dagli USA 10.000 tonnellate di HMS I/II 90:10 al prezzo di 311 $/t CFR e 30.000 tonnellate di frantumato a 314 $/t CFR. Inoltre, restano relativamente elevati i prezzi del rottame proveniente da regione baltica e UE. Pertanto, ad oggi le fonti ritengono che i prezzi del rottame possano tendere verso l'alto ad agosto.
Alcuni operatori delle regioni dell'Ohio e della Pennsyvania ritengono che i prezzi possano crescere di 10-15 $/t rispetto ad agosto. Nel Midwest, a dispetto di una possibile sovrabbondanza di frantumato, i prezzi dovrebbero rimanere stabili grazie a fattori quali i recenti aumenti di prezzo annunciati dai produttori di acciai piani locali, una lieve riduzione delle scorte dei centri servizi e la ripresa degli acquisti stimolata dall'incremento delle quotazioni.