Alla fine della giornata dell’11 giugno la calma legata alle festività non si è del tutto conclusa sul mercato import del rottame in Turchia, come dimostra il fatto che sono emersi solamente accordi ormai obsoleti. Malgrado l’elevata disponibilità del mercato prima della Festa del Sacrificio, i venditori avrebbero fatto un passo indietro per resistere alle richieste di cali delle acciaierie turche. Come il segmento del rottame ha vissuto un inizio settimana quieto in termini di prenotazioni, così anche quello delle vendite di acciai finiti da parte dei produttori turchi non ha registrato sviluppi positivi.
Dal mercato è emerso che lo stesso acquirente turco avrebbe acquistato due carichi di rottame HMS I/II 80:20, rispettivamente dal Regno Unito e dalla Germania, a 336,5 $/t CFR e 332,5 $/t CFR. Dall’accordo con il Regno Unito si evince che il divario tra i prezzi del rottame HMS I/II 80:20 e il frantumato si è attestato a 25 $/t per questo carico.
Secondo le fonti di mercato i prezzi di raccolta del rottame presso i depositi per l’esportazione dell’UE si attestano intorno a 250 €/t DAP, ma il flusso è molto lento. «Specialmente per quanto riguarda il frantumato, mi risulta che i prezzi di acquisto da parte delle acciaierie locali si attestino a un livello equivalente a 375 $/t CFR Turchia. È per questo che i volumi di frantumato disponibili presso i depositi per l’esportazione europei sono scarsi», ha commentato un venditore. Un raccoglitore tedesco di rottami ha inoltre aggiunto che alcune acciaierie locali hanno aumentato i prezzi di acquisto del rottame questo mese, e un altro esportatore ha confermato la lentezza dei flussi verso i depositi. «I costi di trasporto via mare stanno aumentando – ha dichiarato – perché gli operatori vogliono vendere o comprare tutto il possibile prima che si esauriscano i 90 giorni di tempo concessi da Trump con il rinvio dei dazi. Trovare navi è difficile, non solo dall’UE ma anche dagli USA». Il supporto è arrivato anche dal sentiment positivo sul mercato locale del rottame negli Stati Uniti.
La Turchia, intanto, deve ancora acquistare altri 20-25 carichi di rottame deep sea per la spedizione di luglio. «È già l’11 giugno. Il tempo per la Turchia sta per scadere. Le acciaierie torneranno presto sul mercato per concludere le prenotazioni. Le prime informazioni riguardo alle trattative tra Stati Uniti e Cina sono arrivate dagli account social del presidente Trump, il quale ha affermato che era stato raggiunto un accordo sulle terre rare. La relazione tra le due principali economie mondiali è «eccellente», ha dichiarato Trump su Truth. «I nostri dazi ammonteranno al 55%, mentre quelli per la Cina al 10%», ha aggiunto in stampatello maiuscolo. La previsione è che questo nuovo sviluppo porti una ventata di ottimismo per il commercio a livello globale, compreso quello del rottame.