A partire da oggi, 27 febbraio, l’interesse della Turchia per i rottami d’importazione si è affievolito, mentre i prezzi sono rimasti relativamente stabili. Il sostegno al rialzo dei prezzi si è indebolito durante l’ultima settimana, poiché nei giorni scorsi il numero di acquirenti in cerca di carichi deep sea è lentamente diminuito. Fonti di mercato riferiscono che all’inizio di questa settimana il numero di acquirenti sul mercato era maggiore, mentre già oggi le acciaierie turche sono più propense ad aspettare e a vedere come si evolve la situazione nel segmento dell’acciaio.
Secondo quanto appreso da SteelOrbis, un produttore di Izmir avrebbe concluso un accordo per l’HMS I/II 80:20 origine Germania a 359 $/t CFR, mentre per il frantumato e il bonus grade a 379 $/t CFR.
Ieri sul mercato è emersa la voce di un accordo dal Belgio, con il prezzo medio riportato a 363 $/t CFR. Fonti di mercato hanno riferito che il carico consisteva in 25.000 t di rottame HMS I/II 80:20 e 15.000 t di bonus e frantumato. Le informazioni non sono state confermate né dall’acquirente né dal venditore, ma diversi operatori ritengono che l’accordo sia effettivamente avvenuto. In questo accordo il prezzo stimato per il rottame HMS I/II 80:20 si attesterebbe a 355,5 $/t CFR, considerando il divario di 20 $/t che normalmente separa questa qualità e le qualità premium. Di conseguenza, il prezzo di riferimento di SteelOrbis per il rottame di origine europea è aumentato in media di 0,75 $/t.
Un raccoglitore tedesco di rottami ha riferito che i prezzi di raccolta degli esportatori europei si attestano ancora nel range di 305-310 €/t DAP. «In una giornata normale, ad esempio, il prezzo nazionale delle categorie bonus è di almeno 30 €/t in più rispetto al prezzo pagato dai depositi per l’esportazione. Oggi, però, il divario è di soli €3/t. I prezzi nazionali del rottame in Germania stanno già aumentando di 10-20 €/t. Tuttavia, poiché i ritmi produttivi sono in calo, le acciaierie sono meno interessate ad acquistare rottame e i volumi di acquisto sono inferiori. Di conseguenza, per noi [raccoglitori] è più conveniente vendere ai depositi per l’esportazione», ha spiegato.
Le acciaierie turche stanno cercando di capire i livelli della domanda di acciaio, e alcune vorrebbero vedere cosa succederà la prossima settimana. Il 1° marzo inizierà il Ramadan, i cui giorni iniziali sono di solito lenti in termini di scambi commerciali. «Penso che quest’anno la domanda aumenterà, invece di rallentare. Ciò non significa che inizierà la stagione delle costruzioni, ma sarà un aumento temporaneo. Nonostante questo, i prezzi potrebbero spostarsi verso i 370 $/t CFR», ha aggiunto una fonte.
Un altro operatore ha affermato che quest’anno non cambierà nulla: «Non mi aspetto una ripresa della domanda del tondo, quindi forse stiamo andando verso un movimento laterale [del rottame] la prossima settimana». Tutte le fonti che oggi si sono confrontate con SteelOrbis hanno concordato sul fatto che la spinta al rialzo dell’Unione Europea ha a che fare con l’ottimismo evidenziato sul mercato statunitense, ma il mercato locale del tondo in Turchia fatica a sostenere questi livelli.