Rottame, pressioni sui prezzi da parte delle acciaierie turche

martedì, 20 agosto 2019 17:23:22 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Le acciaierie turche continuano ad esercitare pressioni al ribasso sui prezzi del rottame proveniente dall'estero, in particolare quello europeo e statunitense, adducendo a motivazione la scarsa domanda di prodotti finiti. Nel frattempo, hanno acquistato di recente rottame proveniente da regioni vicine alla Turchia

Secondo quanto appreso da SteelOrbis, fornitori rumeni hanno chiuso due vendite di HMS I/II 80:20 a un prezzo di 270 $/t CFR con destinazioni le regioni di Izmir e Marmara. Dalla Croazia sono state chiuse due transazioni allo stesso livello di prezzo verso le stesse regioni turche. Il volume totale di queste quattro vendite a quattro diversi produttori siderurgici è ammontato a 22.000-25.000 tonnellate. Il prezzo è stabile rispetto alla scorsa settimana, mentre evidenzia un calo di 5 dollari la tonnellata rispetto al periodo precedente le festività turche. Le offerte da Bulgaria e Romania per l'HMS I/II 80:20 si attestano a 270-273 $/t CFR Turchia, mentre il rottame A3 di origine russa è offerto a 277-278 $/t CFR Turchia

L'HMS I/II 80:20 proveniente dall'UE ha raggiunto un prezzo di 280 $/t CFR Turchia nelle vendite chiuse a inizio agosto da parte di Regno Unito e Belgio. Si registrano allo stesso tempo offerte di 5 $/t più alte. Il commercio di rottame dall'Europa è stato scarso nelle ultime settimane per via delle ferie estive. Le offerte dalla regione baltica sono scese di 5 $/t rispetto a prima della Festa del Sacrificio, posizionandosi al livello di 280-285 $/t CFR per l'HMS I/II 80:20. «In data 16 agosto dell'HMS I/II 80:20 proveniente dalla regione baltica è stato offerto in Turchia a 280 $/t CFR ma i compratori non hanno accettato», ha riferito una fonte. 

I fornitori statunitensi, infine, offrono HMS I/II 80:20 a un prezzo di 290 $/t CFR Turchia. Alcuni si accontentano di prezzo leggermente inferiori, ma non sono disposti ad accettare quelli a cui puntano i compratori turchi. «Per questo motivo, stanno vendendo ad altre destinazioni, quali Messico e Uruguay», ha commentato un operatore. Le acciaierie turche vorrebbero acquistare a prezzi non più alti di 275-278 $/t CFR, ma non stanno ricevendo riscontri positivi da parte dei fornitori chiave.

Le fonti interpellate da SteelOrbis nutrono opinioni differenti circa i prossimi sviluppi del mercato. Alcuni operatori ritengono che la Turchia possa incrementare gli acquisti nei prossimi dieci giorni. Altri al contrario credono che gli acquisti di rottame resteranno limitati a fronte delle scarse vendite di acciai finiti. Inoltre, non si escludono ulteriori tagli alla produzione qualora la situazione attuale dovesse restare invariata. 


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