Rottame, la scarsa domanda turca torna a premere sui prezzi

martedì, 19 febbraio 2019 16:49:35 (GMT+3)   |   Istanbul
       

Le acciaierie turche hanno ridotto gli acquisti di rottame la scorsa settimana dopo aver effettuato numerosi ordini tra la seconda settimana di gennaio e l'inizio della scorsa settimana. Le poche transazioni registrate la scorsa settimana sono state caratterizzate da prezzi leggermente più bassi rispetto a quelli rilevati nella settimana precedente. I prezzi dell'HMS I/II 80:20 proveniente dalla regione baltica sono ammontati a 326 $/t CFR Turchia, contro i 330 $/t di due settimane fa. Questa settimana le offerte per lo stesso materiale si attestano a 325 $/t CFR, ma le acciaierie non stanno mostrando alcun interesse. La domanda riferita al rottame proveniente da regioni limitrofe appare ugualmente debole. Attualmente, le offerte rumene e bulgare riguardanti il rottame A3 si collocano a 315 $/t CFR Turchia, mentre quelle russe sono a quota 320 $/t CFR. 

Anziché concentrarsi sugli acquisti, le acciaierie turche stanno cercando di capire quali sono i livelli di scorte dei fornitori di rottame. Le vendite di prodotti finiti risultano ancora basse sul mercato interno turco, tuttavia i produttori di coils laminati a caldo sono piuttosto tranquilli dopo aver chiuso vendite all'estero, soprattutto nel mercato europeo. Al contrario, i produttori di tondo stanno ancora affrontando tempi difficili sotto il profilo delle vendite nei mercati export, in particolare quelli degli Stati Uniti e dell'Unione Europea, a causa rispettivamente di un dazio del 50% e delle quote della salvaguardia UE. Nel frattempo, le acciaierie e i trader cinesi hanno testato varie strategie di prezzo la scorsa settimana, ma il trend dei prezzi e dei mercati siderurgici cinesi risulta ancora poco chiaro nonostante la fine delle festività di capodanno. Per il momento, i segnali positivi provenienti dai colloqui in corso tra USA e Cina non hanno ancora influenzato i mercati, e le acciaierie turche stanno aspettando che l'andamento dei prezzi cinesi risulti più chiaro per capire quali saranno le loro possibilità di chiudere vendite di semilavorati e acciai finiti nei mercati del Far East. 

Tenuto conto delle attuali circostanze e dei numerosi ordini di rottame effettuati nelle scorse settimane, le acciaierie turche non dovrebbero affrettarsi a chiudere nuovi acquisti. Nel frattempo, dinnanzi a una domanda debole, i fornitori stanno evitando di rendere note le proprie offerte e si stanno concentrando piuttosto sulle attività di raccolta. Si prevede che i prezzi del rottame con destinazione Turchia subiscano una pressione ribassista questa settimana e che gli acquisti di rottame da parte dei compratori turchi rimangano assai limitati. 


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