Ad elezioni parlamentari e presidenziali avvenute, la Turchia può ora tornare ad acquistare rottame. Ciononostante, dopo il rallentamento delle attività registrato a partire da metà della scorsa settimana, ancora non vi è stata notizia di nuovi acquisti di rottame dall'estero, mentre le offerte destinate in Turchia sono rimaste invariate rispetto a sette giorni fa. Si prevede tuttavia che le acciaierie turche torneranno ad acquistare rottame a partire da questa settimana. Allo stesso tempo, non si prevedono per il momento variazioni sotto il profilo dei prezzi.
Nell'ultima settimana, le offerte riguardanti HMS I/II 80:20 proveniente dagli USA sono rimaste a quota 355-360 $/t CFR Turchia, mentre i fornitori della regione baltica offrono lo stesso materiale a 357 $/t CFR, benché i compratori turchi esigano riduzioni di 5-7 dollari.
Intanto, complice l'aumento dei prezzi del rottame proveniente da oltreoceano, anche le offerte relative al rottame proveniente da regioni vicine alla Turchia hanno fatto registrare rialzi, raggiungendo i 340-345 $/t CFR dopo le ultime transazioni caratterizzate da un prezzo di 330-335 $/t CFR. Gli ultimi acquisti relativi a rottame A3 di provenienza russa sono stati chiusi a 335-340 $/t, mentre le nuove offerte per lo stesso materiale si attestano ora a 345-350 $/t CFR. Infine, secondo quanto appreso da SteelOrbis, verso la fine della scorsa settimana un'acciaieria turca ha ordinato dell'HMS I/II 80:20 proveniente dalla regione adriatica a 335 $/t CFR. Dopo la correzione rialzista delle offerte, tuttavia, non sono stati registrati ulteriori scambi.