Rottame, cambio d'umore nel mercato turco

mercoledì, 13 gennaio 2021 16:57:02 (GMT+3)   |   Istanbul
       

In Turchia il forte ottimismo che da settimane permeava il mercato del rottame sembra aver lasciato posto a una maggiore incertezza negli ultimi giorni. Nonostante stiano circolando numerosi rumor riguardanti nuovi acquisti di rottame, alcuni di questi sono stati chiusi la scorsa settimana, mentre altri non sono stati finora confermati. 

Secondo quanto appreso da SteelOrbis, la scorsa settimana un produttore della regione turca di Marmara ha ordinato da un fornitore della regione baltica dell'HMS I/II 80:20 al prezzo di 478 $/t CFR e del frantumato insieme a bonus scrap a 488 $/t CFR. Questo scambio, pur essendo trapelato soltanto oggi, è antecedente a quello riportato lo scorso 8 gennaio tra USA e Turchia, nel quale l'HMS I/II 80:20 si era attestato a 481 $/t CFR. Secondo le stime, il prezzo dell'HMS I/II 80:20 proveniente dalla regione baltica ammonta a 478-480 $/t CFR Turchia

Secondo le fonti intervistate, ci sono diversi fornitori della regione baltica, degli Stati Uniti e dell'UE desiderosi di chiudere vendite in Turchia. La maggior parte di queste offerte riguarda le spedizioni di marzo, mentre alcune si riferiscono a quelle di febbraio. A fronte di un previsto incremento dell'offerta, le acciaierie turche hanno iniziato a paventare una correzione dei prezzi del rottame. Pertanto, stanno tardando a rispondere a diverse offerte allo scopo di creare pressione sulle quotazioni. La loro urgenza di ottenere rottame per il mese di febbraio è diminuita dopo gli acquisti effettuati all'inizio di gennaio. Ciononostante, esse hanno ancora bisogno di ordinare materiale per il mese di marzo. Secondo alcune fonti, questa strategia potrebbe portare il mercato in una fase di stabilità che potrebbe risultare salutare per il mercato stesso. 

Alcuni operatori ritengono che le aspettative delle acciaierie turche derivino più da fattori psicologici che reali, dal momento che i prezzi continuano ad essere sostenuti dai lockdown, dalle condizioni meteorologiche invernali, dal nuovo dazio sulle esportazioni russe di rottame e dagli elevati costi legati alla raccolta. Inoltre, i compratori cinesi potrebbero iniziare ad incrementare le importazioni nel prossimo periodo, benché finora si siano limitati ad ordinare piccoli lotti dal Giappone. La recrudescenza dei contagi da coronavirus in Cina ha destato qualche preoccupazione, tuttavia il paese ha messo in campo misure preventive che già avevano avuto successo durante la prima ondata. 
Inoltre, le recenti vendite di prodotti finiti da parte dei produttori turchi verso il Far East sono considerate un fattore di supporto per il mercato del rottame. Per quanto riguarda la Russia, i costi della raccolta sono cresciuti rapidamente dal momento che i venditori stanno cercando di completare le procedure doganali per i loro precedenti ordini prima che il nuovo dazio entri in vigore il 1° febbraio. Per il prossimo periodo è altamente probabile che l'offerta proveniente dalla Russia diminuisca, anche se è presto per dire in quale misura. A queste considerazioni si aggiunge il fatto che un importante fornitore europeo ha affermato di riscontrare una buona domanda anche da parte dei compratori di altri paesi, quali Egitto e India. Come già riportato da StelOrbis, di recente Egyptian Steel ha aperto due offerte d'acquisto internazionali, ciascuna per 40.000 tonnellate di rottame, con date di imbarco fissate al 5 e al 10 febbraio rispettivamente. 


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