Dopo aver effettuato un numero molto contenuto di acquisti nel corso di luglio, le acciaierie turche sono ancora restie ad ordinare rottame dall'estero. Ciononostante, proprio a fronte dei pochi acquisti nonché del fatto che non vi sono stati significativi tagli alla produzione in Turchia, le acciaierie dovrebbero incrementare la loro domanda di rottame al fine di ricevere materiale a sufficienza nel mese di settembre. Inoltre, va tenuto conto che dal 20 agosto gli operatori turchi resteranno assenti per una settimana a causa delle celebrazioni della Festa del Sacrificio.
La scorsa settimana, le offerte riguardanti HMS I/II 80:20 proveniente dagli USA sono scese al livelo di 335 $/t CFR Turchia a causa delle pressioni esercitate dalle acciaierie turche. Intanto, negli ultimi acquisti relativi a rottame proveniente da regioni vicine, il prezzo dell'A3 rumeno si è attestato a 315 $/t CFR Marmara, mentre quello dell'HMS I/II 90:10 russo è ammontato a 328 $/t CFR. Inoltre, attualmente i fornitori russi offrono rottame A3 a 325-330 $/t CFR e non sono disposti ad abbassare le loro offerte a fronte dei maggiori costi di trasporto.
Mentre le acciaierie turche continuano ad effettuare vendite di acciai finiti all'estero - benché in volumi ridotti - il loro problema principale sembra riguardare le vendite sul mercato domestico. I compratori turchi continuano a rimandare gli acquisti di prodotti finiti da lungo tempo per vari motivi, tra cui il deprezzamento della lira turca rispetto al dollaro, che si è acuito negli ultimi giorni. Le fonti interpellate da SteelOrbis ritengono che un incremento delle vendite interne di prodotti finiti avrebbe un effetto concreto sugli acquisti di rottame da parte delle acciaierie turche.