La domanda di rottame da parte delle acciaierie turche risulta debole dall'inizio di luglio, tuttavia ha mostrato un lieve miglioramento la scorsa settimana, I prezzi, in calo dall'inizio del mese, hanno raggiunto per l'HMS I/II 80:20 i 328 $/t CFR nel caso del materiale proveniente dall'Europa e i 340 $/t CFR in un acquisto chiuso la scorsa settimana in relazione a materiale statunitense.
Per quanto riguarda il rottame proveniente da regioni vicine, i prezzi di transazione dell'A3 russo si sono attestati a 335 $/t CFR, mentre da altri paesi è stato acquistato rottame a prezzi tra i 320 e i 325 $/t CFR.
Come già detto, la domanda turca di rottame è migliorata rispetto ai primi giorni di luglio, tuttavia sembra prendere di mira soprattutto il frantumato. Di conseguenza, la differenza tra i prezzi dell'HMS I/II 80:20 e quelli del frantumato ammonta ancora a 8-10 dollari anziché essere tornata ai tradizionali 5 dollari.
Intanto, la domanda di acciai finiti non è migliorata in Turchia anche perché fino ad oggi i compratori locali sono rimasti in attesa di un annuncio della banca centrale turca in merito ai tassi di interesse. Inoltre, è iniziato giovedì scorso il periodo di 200 giorni di calendario in cui resteranno in vigore le misure di salvaguardia varate dalla Commissione Europea, attraverso le quali le importazioni di tondo per cemento armato dovrebbero ridursi di circa il 50%. Questa circostanza ha spinto i produttori turchi a concentrarsi sul mercato europeo al fine di accaparrarsi una percentuale soddisfacente del contingente tariffario. La domanda di acciai finiti è cresciuta in Europa poiché i compratori nutrono l'aspettativa che i produttori domestici aumenteranno i prezzi dopo le ferie estive.
Per concludere, si prevede che le acciaierie turche calibreranno le proprie richieste di rottame in funzione delle loro vendite di acciai finiti.