Nella prima settimana di febbraio il mercato locale del rottame in Polonia ha vissuto qualche cambiamento nei fondamentali. Gli addetti ai lavori aspettavano l’annuncio di nuovi prezzi di acquisto dalle acciaierie per sbloccare l’impasse della scorsa settimana. I fornitori hanno chiesto una correzione al rialzo, e a quanto si evince saranno soddisfatti solo in parte.
La produzione di acciai finiti riflette un graduale recupero della domanda dagli utilizzatori finali, come dimostra la ripresa delle attività del laminatoio di Huta Częstochowa avvenuta il 3 febbraio. Sembra che il produttore abbia già raccolto ordini per 13.000 tonnellate, in crescita.
Ferma restando questa lenta ma costante ripresa della domanda dei finiti, le acciaierie devono superare diversi altri ostacoli, a cominciare dai prezzi elevati dell’energia. «Al momento le nostre scorte sono insufficienti, perché a suo tempo non abbiamo acquistato materia prima sufficiente e adesso dobbiamo negoziare per altri volumi», ha affermato una fonte di un’acciaieria polacca. «I fornitori lo sanno, e, poiché la disponibilità di rottami [sul mercato locale] è bassa, approfittano della situazione». La scarsità di rottame, infatti, è un altro fattore che contribuisce a spingere al rialzo i prezzi del materiale, unita al fatto che i ritmi della produzione manifatturiera non consentono di generare rottame bonus in quantità sufficienti. È inoltre da considerare anche il tasso di cambio euro-zloty che, secondo la Banca centrale europea (BCE), il 6 febbraio si attestava a 1 €= 4,2065 PLN.
Fonti hanno riferito che i commercianti stanno cercando di ottenere un aumento dei prezzi di vendita del rottame di almeno 20 €/t, mentre le acciaierie sembrano propense ad accettare solo un + 12-15 €/t. Tuttavia, poiché alcuni produttori di acciaio non hanno ancora annunciato i nuovi prezzi, è difficile stabilire l’effettiva estensione che avranno gli aumenti. Attualmente i prezzi di acquisto dell’HMS I da parte delle acciaierie sono pari a circa 300 €/t reso acciaieria, mentre per l’HMS II a 283 €/t reso acciaieria.
Per quanto riguarda le esportazioni, i prezzi di raccolta per l’HMS I si attestano a circa 300 €/t DAP, in aumento di 10-15 €/t su base settimanale.
Per concludere, il movimento al rialzo osservato sia sul mercato locale che di esportazione segue la tendenza degli altri paesi europei, nonché quella registrata sul mercato import del rottame in Turchia. In Polonia, tuttavia, gli aumenti sono risultati essere più elevati rispetto, ad esempio, all’Italia e alla Germania.