Minerale di ferro: Vale e Rio Tinto abbassano gli obiettivi di produzione

lunedì, 20 luglio 2015 16:29:41 (GMT+3)   |   Istanbul
       

In data 8 luglio, in seguito ai ribassi registrati sulla borsa cinese, i prezzi del minerale con un contenuto di ferro del 62% si erano attestati a 44,5 $/t CFR Cina. Da allora si sono mossi verso l'alto, fino a chiudere la scorsa settimana a 49,5 $/t CFR, e a crescere di 2,5 $/t in data odierna. La tradizionale 'bassa stagione' ha portato i prezzi degli acciai finiti a scivolare verso il basso, costringendo alcuni produttori siderurgici a ridurre il proprio output. Ciò ha portato ad un calo del consumo di iron ore che preme negativamente sui prezzi della materia prima, sia nazionali sia di importazione. Il produttore minerario brasiliano Vale ha annunciato che ridurre il proprio output di minerale di 25 milioni di tonnellate nel 2015 alla luce del problema dell'oversupply. Nel frattempo l'australiano Rio Tinto, il secondo produttore minerario del mondo, ha annunciato che nella regione di Pilbara (Australia occidentale) sono andati persi tra i 7 e i 10 milioni di tonnellate di capacità di spedizione a causa di problemi meteorologici atipici che hanno compromesso le attività portuali. Di conseguenza, per il 2015 Rio Tinto ha rivisto le proprie previsioni di spedizione abbassandole da 350 a 340 milioni di tonnellate.

Dopo gli annunci in questione, diversi operatori avevano previsto che i prezzi del minerale di ferro (che si attestavano a 44,5 $/t CFR Qingdao) potessero crescere significativamente, tuttavia hanno fatto registrare aumenti fortemente contenuti. Intanto, l'istituto nazionale di statistica cinese ha annunciato che nel secondo trimestre di quest'anno il PIL della Cina è cresciuto del 7% rispetto allo stesso periodo del 2014, superando le stime di molti economisti. Benché tale crescita rappresenti un segnale positivo per l'economia cinese, non è riuscita a stimolare un aumento dei prezzi del minerale. Per il terzo e il quarto trimestre di quest'anno si continua a prevedere che le quotazioni dell'iron ore tenderanno al ribasso. I principali motivi per cui le previsioni restano immutate sono il calo dei costi di produzione dei principali produttori minerari mondiali e l'indebolimento della domanda di minerale da parte dei produttori siderurgici cinesi. Ciononostante, Peter Poppinga, ferrous executive director di Vale, ha dichiarato recentemente che l'obiettivo della società è il perseguimento di margini di profitto, non l'ampliamento dei volumi di produzione.


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