Inversione di trend per i prezzi del minerale ferroso. Ieri 12 novembre le quotazioni hanno indicato un recupero posizionandosi al di sopra degli 80 $/t CFR Cina. I prezzi dei fine ore con il 62% di ferro sono aumentati di 2,5 $/t, a 80,7 $/t CFR. I fine brasiliani con il 65% di ferro hanno fatto registrare un aumento ancora maggiore, 6,1 $/t, raggiungendo quota 92,3 $/t CFR.
Gli aumenti sono attribuiti ai rialzi dei future sul minerale e sull'acciaio, i quali a loro volta sono derivati dagli annunci di restrizioni alla produzione in Cina.
Il Ministero cinese per l'ecologia e l'ambiente ha infatti comunicato programmi antinquinamento per la stagione invernale. I produttori del delta del fiume Azzurro (municipalità di Shanghai, provincia dello Jiangsu, dell'Anhui e dello Zhejiang) dovranno tagliare le particelle di smog PM2,5 del 2%, mentre la regione di Fenwei nella Cina settentrionale, dove si trovano le province dello Shanxi, dello Henan e dello Shaanxi, dovrà ridurre il PM2,5 medio del 3% fino alla fine di marzo. I piani in questione metteranno sotto pressione la produzione di quelle acciaierie che avevano lavorato a tassi più elevati durante la precedente stagione invernale.
L'abbassamento delle emissioni della produzione di acciaio su ordine del governo ha provocato un aumento dei prezzi dei future sul tondo sullo Shanghai Futures Exchange: questi hanno fatto registrare un rialzo di 81 RMB/t nella giornata di ieri, raggiungendo i 3.449 RMB/t. I future sul minerale di ferro sul Dalian Commodity Exchange sono cresciuti allo stesso tempo di 14,5 RMB/t, a 607 RMB/t.